La Alan Kurdi è rimasta sette giorni al largo della Sicilia e ora gli 88 migranti sbarcano a Taranto. Dove verranno ricollocati?
Dopo sette giorni la Alan Kurdi ottiene il porto italiano di Taranto per far sbarcare i suoi 88 migranti. Ecco cosa accade ora.
I sette giorni in mare della Ong
Per sette giorni la nave Ong è rimasta in attesa a pochi passi dalla Sicilia in attesa di un porto sicuro dove poter approdare. Proprio nella giornata di ieri l’equipaggio ha informato che le persone a bordo fossero completamente stremate e che fosse loro intenzione entrare in acque italiane, per cercare un riparo dal freddo e brutto tempo.
Nella mattinata di venerdì una donna è stata fatta evacuare per problemi di salute, mentre un’altra donna era già stata fatta scendere in quanto incinta.
Non solo, perché con una motovedetta maltese sono state portate in salvo 15 persone che erano sulla Open Arms a pochi passi dalla costa della Libia.
La ricollocazione dei migranti
L’odissea della Ong è terminata con l’assegnazione del porto sicuro di Taranto, dove 88 migranti – che erano stati soccorsi giorni prima vicino alle coste della Libia – scenderanno. Verranno effettuati i primi controlli con identificazione e dello stato di salute.
Il Viminale ne ha dato conferma evidenziando:
“si è appena conclusa la procedura di ricollocazione dei migranti presenti sulla alan kurdi”
E nel dettaglio verranno così ridistribuiti:
- Germania 30 migranti
- Francia 30 migranti
- Portogallo 5 migranti
- Irlanda 2 migranti
Proprio nella serata di ieri la Ong era entrata in acque italiane senza alcuna autorizzazione per ripararsi dal vento e per sollecitare un porto sicuro, comunicato subito dopo.