Il summit sulla vertenza ArcelorMittal è terminato a Palazzo Chigi, tutti gli stabilimenti sono in grande agitazione, migliaia i lavoratori a rischio.
Il summit a Palazzo Chigi che ha visto impegnati nel tavolo delle consultazioni il Premier Conte ed i vertici dell’ArcelorMittal è terminato da poco ma le notizie dagli stabilimenti non sono tranquillizzanti.
La vertenza ArcelorMittal
La ArcelorMittal Italia derivante dall’Ilva/Italsider tra le prime aziende siderurgiche italiane nel ventesimo secolo.
Con stabilimenti soprattutto in Puglia è leader in Europa per la produzione di acciaio.
L’Ilva al centro del caso delle emissioni inquinanti soprattutto a Taranto e a Genova, ha visto condanne penali di alcuni dirigenti,
Il dibattito tra Governo e dirigenti dell’azienda verte sulla decisione del Gruppo ArcelorMittal di non rispettare gli accordi sul contratto di affitto per l’acquisto dell’Ilva ed abbandonare lo stabilimento di Taranto ed in seguito tutti gli altri.
I Legali dell’Azienda lamentano sfiducia ed ostilità dalle istituzioni che reputano bastante alla risoluzione del contratto.
Summit a Palazzo Chigi terminato ma le agitazioni proseguono
Si è appena concluso il vertice a Palazzo Chigi tra il GOverno ed il gruppo ArcelorMittal.
Al tavolo delle trattative erano presenti il Premier Giuseppe Conte, i ministri Gualtieri, Patuanelli, Provenzano, Speranza, Bellanova, e Mario Turco sottosegretario.
Presenti invece per l’ArcelorMittal il patron Lakshmi Arcelor e suo figlio Adyta Mittal, mancava invece l’amministratore delegato Lucia Morselli.
La posizione di Conte e del resto del Governo era chiara:
“Sono fiducioso: la linea del governo è che gli accordi contrattuali vanno rispettati”
“Ci confronteremo e il governo è disponibile a fare tutto il possibile per fare in modo che da parte della controparte ci sia il rispetto degli impegni”.
Salvini annuncia l’intenzione di fare di tutto per salvare l’attività degli stabilimenti siderurgici indispensabili per l’economia.
La Fiom mentre si teneva il summit ha dichiarato lo stato di agitazione in tutti gli stabilimenti e la Fism-Cisl ha indetto a partire dalle 15 di oggi uno sciopero a partire dallo stabilimento di Taranto.
A rischio annunciano i sindacati con la cessazione del contratto circa 10777 lavoratori del gruppo Ex Ilva e ArcelorMittal non solo per gli stabilimenti in Puglia ma tutti quelli presenti in Italia.