Dimenticare il delitto di Cogne? Impossibile e la nuova vita di Annamaria Franzoni indegna tutti quanti. Ecco cosa sta facendo
Annamaria Franzoni è la donna protagonista del delitto di Cogne, dove il figlio Samuele è morto in circostanze ancora non chiare – nonostante la sua condanna per omicidio. Ora è libera e affronta la sua nuova vita, tra polemiche e indignazione.
La morte del piccolo Samuele a Cogne
Era il freddo 30 gennaio 2002 quando il piccolo Samuele Lorenzi è stato trovato morto dalla mamma, dopo che lei era andata ad accompagnare il figlio grande a prendere lo scuolabus.
Si è sempre professata innocente ma è stata condannata in via definitiva il 21 maggio 2008 dalla Corte di Cassazione confermando la sentenza di Torino.
Tantissimi gli anni di carcere, sino al 2014 per poi ottenere gli arresti domiciliari e ritornare libera da pochissimo tempo. Libera di tornare a fare una vita normale e continuare la sua vita con il marito Stefano, il figlio Davide e Gioelle (nato un anno dopo la morte del piccolo Samuele).
La nuova vita di Annamaria Franzoni
Ma nessuno ha dimenticato la morte del piccolo Samuele e gli utenti non perdonano, anche per il fatto che ancora oggi ci sia un alone di mistero su cosa sia realmente accaduto.
Ma c’è un fatto che in pochi conoscono, infatti la donna non poteva mettere piede a Cogne secondo il provvedimento di scarcerazione del 2014. Ora che è una donna libera è potuta tornare lì, dove tutto ha avuto inizio e dove la vita di tutta la famiglia è cambiata.
La sua visita non è passata inosservata e l’opinione pubblica si è divisa nettamente, tra favorevoli e contrari – tra comprensivi e accusatori.
Intanto la sua vita va avanti, sorridente con i suoi figli oggi grandi e con il marito che non ha mai smesso di starle accanto.