Associazione costruttori italiani, l’urlo del Presidente: “Pazzi preferire la cultura all’edilizia, siamo allo stremo”

Il Presidente dell’Associazione costruttori italiani sbotta dopo la diretta di Giuseppe Conte e le riaperture delle attività: “Siamo allo stremo”

Associazione costruttori italiani, l'urlo del Presidente: "Pazzi preferire la cultura all'edilizia, siamo allo stremo"
Edilizia – Fonte: Pixabay

L’Associazione costruttori italiani non ci sta e crede che una non riapertura dei cantieri sia un danno enorme per tutta l’edilizia italiana.

Le parole del Presidente Gabriele Buia

Il Presidente dell’Associazione Buia commenta in maniera netta il discorso del Premier Conte e la decisione su quali attività possano riaprire e quali no:

“Se non arriva in fretta liquidità, saremo costretti a sospendere i pagamenti e sarà un disastro”

Un intervento rilasciato direttamente tra le pagine de La Stampa, che mette in evidenza quella che è la realtà di questo periodo difficile sotto ogni punto di vista:

“riaprono le librerie? con tutto il rispetto per la cultura, ma i libri non si possono comprare su internet? sono pazzi. il dl imprese ha tempi incompatibili con le nostre aziende”

Mettendo in luce il fatto che il governo non abbia alcuna idea di come possa funzionare questo comparto e di come le costruzioni siano completamente differenti da tutte le altre attività in essere:

“si tratta di sostegni provvisori, di debiti, che se non ripartiamo in fretta non riusciremo a ripagare. sicuramente non nei sei anni previsti dal governo”

Buia fa poi una serie di esempi per far capire al meglio quello che potrebbe accadere da oggi a pochi mesi:

“ci aspettavamo un po’ più di attenzione. anche perché superata l’emergenza sanitaria la grande sfida saranno gli investimenti infrastrutturali che saranno i primi a partire”

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