Mosca: la sede dei servizi segreti russi è stata assaltata dopo la conferenza a conclusione del 2019 di Putin. Ucciso l’assalitore e morto un vigile.
L’Fsb ha classificato l’attacco di oggi a Mosca come attacco terroristico.
Mosca: assalto alla sede dei servizi segreti
Oggi pomeriggio a Mosca sono stati esplosi dei colpi di arma da fuoco. Non a caso, proprio nella giornata di oggi, quando Putin ha fatto la sua conferenza conclusiva dell’anno. Il bilancio attuale è di due morti: un vigile urbano e l’assalitore che è stato neutralizzato dalle forze speciali.
Tanti i video condivisi sui social network non solo della sparatoria ma anche dell’uomo che, poco prima di essere neutralizzato, si è dato la fuga. In uno di questi video, filmato da un cliente di un bar, altri clienti chiedono se il bar abbia o meno vetri blindati.
Il perché del folle gesto
Davanti alla sede dell’Fsb, un uomo ha sparato dei colpi di arma da fuoco nel pieno centro cittadino. Sono state ferite cinque persone. Erede del Kgb sovietico, l’Fsb è il servizio segreto della Federazione Russa. Come si legge su TgCom24, secondo una fonte, l’uomo ha iniziato a sparare nel corso di un ricevimento dei servizi segreti che poi sono corsi in strada. Si deduce che, in realtà, i terroristi fossero stati tre. Da un’altra fonte, invece, si evince che la sparatoria è iniziata in piazza Vorovskogo.
Il centro di Mosca è pieno di attività commerciali, negozi ed addobbi natalizi. Al momento, risulta completamente bloccata e interdetto l’uso dei telefoni cellulari. Anche il traffico delle autovetture è stato bloccato.
Notizia in aggiornamento.