Iraq: i cinque militari feriti durante l’attentato sono in condizioni stabili. L’Isis ha prontamente rivendicato l’accaduto con un messaggio diffuso in rete.
L’attentato è avvenuto nel Kurdistan di competenza dell’Iraq.
Continuano le indagini sull’attentato
I cinque militari in servizio in Iraq sono attualmente ricoverati a Baghdad in un ospedale militare. Due di loro non sono in grave pericolo di vita mentre altri tre presentano delle lesioni alle gambe parecchio serie. Alcuni di essi hanno subito delle amputazioni parziali, un altro, invece, ha subito un intervento per una emorragia interna. Quando il pericolo sarà rientrato, i militari potranno rientrare in Italia.
Nel frattempo, la Procura di Roma sta continuando ad indagare sulla dinamica dell’attentato. È stato aperto un fascicolo in cui si precisano le finalità di terrorismo e di lesioni gravissime ai danni di militari italiani. A portare avanti le indagini ci sono il pm Sergio Colaiocco ed i Carabinieri del Ros.
Attentato in Iraq rivendicato dall’Isis
Il sospetto che nell’attentato ai militari italiani ci fosse lo zampino dell’Isis è stato accertato da una rivendicazione avvenuta sul web. L’attacco è stato effettuato con un Ied ovvero una bomba rudimentale esplosa contro quelle che loro chiamano forze crociate della coalizione. A quanto si legge da TgCom24
“Con il favore di Dio, l’esercito del Califfato ha preso di mira un veicolo 4×4 che trasportava membri della coalizione internazionale crociata e dell’antiterrorismo dei Peshmerga, nella zona di Qarajai, a nord della zona di Kafri, con l’esplosione di un ordigno. Questo ha causato la distruzione del veicolo e il ferimento di 4 crociati e di 4 apostati”.
Il messaggio è apparso sull’agenzia ufficiale dell’Isis Amaq. Il ministro degli Esteri ha affermato che l’Italia non si sente minacciata ma continuerà la sua lotta contro il terrorismo.