Tutti da bambini abbiamo creduto alla leggenda di Babbo Natale ma forse non abbiamo mai conosciuto la sua vera storia.
Le origini di Babbo Natale, o Santa Claus, sono ultra millenarie e, spesso, legate alle tradizioni del cristianesimo.
Babbo Natale, l’uomo che in sella alla sua slitta porta i doni ai bambini bravi
Le origini di Babbo Natale sono più che millenarie, certo. Quello che è entrato nell’immaginario collettivo, però, è sicuramente più moderno e legato ad una visione consumistica del Natale. Una raffigurazione legata al celeberrimo spot natalizio della Coca Cola: un uomo vecchio, panciuto, con tanto di barba bianca e giacca di velluto rosso.
Le prime radici di un uomo che portava i doni durante il periodo natalizio, sono da riscontrare ai tempi degli antichi greci. Un Natale non solo cristiano ma legato al solstizio d’inverno (21 dicembre). A portare i doni era Poseidone, il dio dei sette mari. Nel Nord Europa, invece, c’era la leggenda legata ad Odino, dio supremo, che portava i suoi regali, guidando una slitta trainata da un cavallo volante.
San Nicola era il vero uomo dei doni?
Per tornare al cristianesimo, la figura di Babbo Natale potrebbe coincidere con quella del vescovo di Myra in Turchia ovvero San Nicola, il protettore di tutti i piccoli. Il vescovo turco è stato probabilmente nel corso degli anni, l’antenato più attendibile del vecchio con la barba bianca. Del resto, veniva raffigurato con una tunica rossa ed una lunga barba. Anche se, in alcuni paesi nordici veniva raffigurato ancora con le vesti da vescovo.
In altre culture non è escluso che l’uomo fosse un elfo o un folletto. Nella cultura anglosassone era un signore grande e grosso che incarnava lo spirito del Natale, come Dickens con il suo Canto di Natale insegna.
L’idea del signore anziano vestito di rosso, così come lo conosciamo oggi non è venuta proprio a Coca Cola ma al loro disegnatore Haddon Sundblom del Michigan. Per creare l’uomo paffuto, sorridente e vestito di rosso si era ispirato ad una poesia del 1822 in cui Clement Clark Moore parlava di San Nicola. Il disegnatore materializzò la sua idea grazie al suo amico Lou Prentiss, un venditore in pensione che gli fece da modello dal vivo.