Due bambini precipitati a Bologna nel vuoto hanno scosso tutti quanti, ma ora la verità sembra nascondere qualcosa di strano e indicativo
Due i bambini precipitati a Bologna, fratellini di 14 e 10 che ieri pomeriggio hanno trovato la loro fine cadendo dall’ottavo piano del loro palazzo. Ma cosa è successo?
La vicenda
Siamo a Bologna, in un condominio di Via Quirino di Marzo che si trova nella periferia. Due fratelli di 14 e 10 anni sono inspiegabilmente caduti giù dal balcone dell’ottavo piano e morti sul colpo.
Immediato l’arrivo dei soccorsi chiamati dai testimoni e l’apprendimento che per loro non ci fosse più nulla da fare. Secondo una prima ricostruzione i due ragazzini si trovavano da soli in casa in quel momento, mentre il padre era in bagno senza accorgersi di nulla – avendo poi la tragica notizia dai vicini.
La madre era a lavoro in un negozio di parrucchiera con gli altri due figli più piccoli e anche lei è stata allertata poco dopo. Una famiglia di origine kenyota con regolare permesso di soggiorno ed entrambi in possesso di un lavoro come dipendenti.
I piccoli sono sempre stati visti e conosciuti dai vicini, mentre andavano a scuola o giocavano: fino a ieri, quando sono precipitati entrambi nel cortile interno del palazzo.
L’interrogatorio
Gli inquirenti hanno portato in Questura sia il padre e sia la madre, ascoltati in due ambienti separati. L’uomo continua a dichiararsi estraneo ai fatti e all’interno del bagno quando si è consumata la tragedia, mentre la donna parla del marito come un padre amorevole e senza precedenti.
I vicini di casa hanno rilasciato la loro testimonianza ed è emerso di quando un anno prima sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco, visto che erano stati chiusi in bagno per un castigo. Si apprende inoltre che la famiglia veniva seguita dagli assistenti sociali e prendevano un sussidio mensile per famiglie numerose. Gli investigatori non escludono alcuna pista e attendiamo aggiornamenti per comprendere il motivo di questa folle tragedia.