Il padre di Gabriel, il bambino strangolato a Cassino, viene fermato e sospettato di essere complice di questa terribile morte
L’uomo che ha rilasciato interviste per il suo bimbo strangolato a Cassino dalla madre, ora è sospettato di complicità dopo ore di interrogatorio.
La morte di Gabriel Feroleto
Il piccolo Gabriel di due anni è stato ucciso dalla madre solo perché piangeva troppo e voleva tornare dalla nonna, a giocare.
Una dinamica molto particolare che in un primo momento aveva fatto pensare ad un incidente: la madre, infatti, in un primo momento aveva dato la colpa ad un pirata della strada per poi cedere e confessare di averlo ucciso soffocandolo.
Il piccolo ha provato a liberarsi con la forza che aveva, graffiandole il braccio e combattendo sino alla perdita totale dei sensi e la morte per asfissia. Non c’è stato alcun pirata della strada e ora la madre è accusata di omicidio volontario aggravato.
Il papà di Gabriel complice dell’omicidio?
Nicola Feroleto era stato intervistato dopo l’omicidio del suo bambino, evidenziando il suo dolore:
“se fossi stato presente l’avrei salvato”
L’uomo è stato ascoltato dai Carabinieri del Colonnello Fabio Cagnazzo e come si evince da Il Messaggero, il suo alibi sembrava non essere attendibile.
Gli inquirenti sono convinti – a seguito di indagini e interrogatorio – che l’uomo fosse insieme alla moglie al momento del tragico omicidio. Per questo motivo l’uomo – assistito dal suo avvocato Luigi D’Anna – ha trascorso questa notte all’interno delle celle di sicurezza.
Questa mattina verrà trasferito al carcere San Domenico e comparirà davanti al Gip per convalidare il fermo.