Dal 1861 la bandiera italiana, così come la conosciamo oggi, rappresenta l’Italia nel mondo. Ecco il suo significato.
L’ufficializzazione della bandiera italiana avvenne soltanto nel 1947.
Il simbolo del 25 aprile
La bandiera italiana è diventata il simbolo della Festa della Liberazione dal regime nazista che si celebra, ogni anno, il 25 aprile. Questo perché, la bandiera tricolore, veniva sventolata 75 anni fa alle finestre per esultare per la fine della dittatura. Una libertà conquistata grazie alla collaborazione tra partigiani ed alleati americani.
Non soltanto il simbolo della festa ma anche il simbolo dell’Italia intera nel mondo. Un simbolo che in questi mesi, è tornato a sventolare alle finestre per simboleggiare unità durante l’isolamento a causa dell’emergenza coronavirus. La bandiera italiana in questa emergenza, ha assunto il significato di unità, orgoglio ma anche speranza che uniti il virus può essere combattuto.
La nascita della bandiera italiana
A definire il tricolore è l’articolo 12 della Costituzione della Repubblica, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n° 298, il 27 dicembre del 1947. Al 1789, però, risale la prima coccarda tricolore, il 21 agosto, a Genova. Esiste una regolamentazione per usare la bandiera italiana. E’ previsto, poi, il reato di vilipendio se la bandiera viene violata in qualche modo. Inoltre, il tricolore, viene studiato anche nelle scuole. Esso infatti, è composto da tre bande verticali di ugual misura, con il verde dove c’è l’asta, il bianco al centro ed il rosso.
Se è diventata simbolo del 25 aprile, la bandiera ha comunque una sua festa che cade il 7 gennaio che, comunque, non è rosso sul calendario. La data del 7 gennaio è stata scelta perché nel 1797, in quel giorno, venne esposto il tricolore a Reggio Emilia. Dopo i morti del Risorgimento, nel 1861, il tricolore è diventato la bandiera dell’Italia.