A proposito della Brexit «senza accordo, la Gran Bretagna dovrà affrontare le conseguenze», ha sottolineato il ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz.
Se l’intesa post-Brexit dovesse fallire, l’economia britannica dovrebbe affrontare
“conseguenze molto significative”,
ha avvertito il ministro delle finanze Olaf Scholz.
Londra sta valutando un piano per ignorare un precedente accordo sulla Brexit.
Sabato il Vice-cancelliere tedesco e Ministro delle finanze Olaf Scholz ha avvertito la Gran Bretagna che avrebbe sopportato il peso delle ricadute se i colloqui commerciali post-Brexit fallissero senza giungere ad un’intesa.
“La mia valutazione è che una situazione non regolamentata avrebbe conseguenze molto significative per l’economia britannica”,
ha riferito Scholz, in seguito alla riunione dei ministri delle finanze dell’UE a Berlino.
“L’Europa sarebbe in grado di affrontare la situazione. E queste non sarebbero conseguenze particolarmente difficili, visti i preparativi che abbiamo già fatto”.
Il commissario UE all’Economia Paolo Gentiloni ha aggiunto:
“Siamo pronti ad affrontare lo straordinario esito negativo di questa discussione”,
aggiungendo che spetta al Regno Unito
“ristabilire la fiducia”.
L’ultimo round di colloqui UE-Regno Unito su come strutturare le future relazioni commerciali dopo quasi 50 anni di interdipendenza è bloccato, tanto che il primo ministro britannico Boris Johnson ha presentato un controverso progetto di legge sui mercati interni che dovrebbe essere discusso dai legislatori lunedì.
UE-Brexit: brusca rottura dei legami
La violazione “limitata” dell’accordo sulla Brexit firmato lo scorso gennaio ha portato i leader del Parlamento europeo venerdì a minacciare di porre il veto a qualsiasi patto commerciale se Londra avesse violato le sue promesse di gennaio.
Il Regno Unito ha lasciato l’UE il 31 gennaio, ma rimane in un periodo di transizione che gli consente di beneficiare del commercio senza dazi del blocco fino alla fine del 2020.
C’è tempo fino alla fine di ottobre per risolvere l’ultima lite, che se non risolta creerebbe incertezza negli scambi tra l’UE e la Gran Bretagna all’inizio del 2021, quando terminerà il periodo di transizione.