Il caso di Bruna Calegari è sconvolgente nonché misterioso ma ora emergono le agghiaccianti parole del collega che l’ha trovata morta
Bruna Calegari è la donna trovata morte in circostanze misteriose in Municipio nel suo ufficio. Ma ora il collega racconta del suo terribile ritrovamento.
Come è morta Bruna Calegari?
Una donna amata da tutti che lavorava in Municipio e non vedeva l’ora di andare in pensione per stare di più con marito e nipotini. Ma qualcosa quel giorno è accaduto all’interno del suo ufficio e gli inquirenti per ora non possono escludere alcuna pista, anche se la più accertata sembra essere quella dell’incidente – di una tragica fatalità.
Una forbice vicino a lei, lesioni sul corpo e una scaletta insanguinata: ma perché salirci con le forbici, quando il faldone era già sulla sua scrivania?
A tutto questo risponderà l’autopsia disposta per martedì che potrà rispondere a molte delle domande che familiari e amici di stanno facendo in questi giorni.
Al vaglio anche le immagini dei filmati delle videocamere di sorveglianza, i cellulari e le testimonianze dirette dei colleghi.
Il racconto terribile del collega che l’ha trovata morta
BergamoNews riporta le tragiche parole del collega, il primo che l’ha trovata riversa sul pavimento oramai priva di vita. Giacinto Corali è il responsabile dell’Ufficio Tecnico che lavorava insieme alla donna da 11 anni.
Corali ha iniziato il turno alle 14 e quando è passato davanti all’ufficio della collega non l’ha trovata alla scrivania, entrando per salutarla:
“l’ho vista a terra, con la faccia rivolta verso il pavimento. ho notato il sangue le usciva dal collo…vicino c’era anche una scaletta”
In quel momento è sceso per chiedere aiuto ai suoi colleghi e allertare una ambulanza:
“bruna non sta bene, chiamate una ambulanza!”
Un ritrovamento terribile per una persona deceduta in maniera misteriosa:
“ho ancora lo stomaco sottosopra”