“Aiuto Mamma…” la telefonata da brivido di uno dei bambini, della ‘tragedia sfiorata’ a Milano, dove il conducente di un bus ha dato fuoco al veicolo per vendicare la morte delle sue tre figlie ‘cadute in mare’.

Questa Mattina a San Donato Milanese, tragedia sfiorata per un gruppo di 51 studenti di seconda media a bordo di uno scuolabus, dove, il conducente, Ousseynou Sy, un uomo di origine senegalese, li ha tenuti prima 40 minuti in ostaggio per poi dare fuoco al mezzo. Fortunatamente le forze dell’ordine sono riuscite ad intervenire prima che potesse accadere il peggio, portando in salvo gli studenti e i docenti a bordo.
Bus in fiamme a Milano: “Di qui non esce vivo nessuno”
Attimi di terrore a San Donato Milanese, sull’autobus dirottato sulla strada provinciale 415, dal conducente di origine senegalese, il quale nell’intento di voler vendicare le sue tre figlie annegate in mare, ha messo in pericolo di vita un gruppo di 51 studenti e docenti annessi. L’uomo ha minacciato il bus gridando:
“Di qua non esce vivo nessuno.Le mie figlie sono morte in mare e voi dovete bruciare”
Secondo la ricostruzione dei fatti, il conducente ha sequestrato i cellulari di tutti i ragazzini a bordo, per poi dare fuoco al mezzo. Per fortuna i carabinieri sono riusciti a prestare il proprio intervento in tempo, mettendo tutti in salvo. Ecco cosa ha dichiarato il Capo procuratore di Milano Francesco Greco:
“E’ stato un miracolo, sono stati eccezionali i Carabinieri sia a bloccarlo che a tirare fuori tutti i bambini”
“Aiuto Mamma”, la telefonate da brividi del bambino prima della ‘tragedia sfiorata’
Uno dei ragazzi, recuperando il cellulare caduto ad un compagno dopo che il conducente ne aveva imposto il sequestro, è riuscito a telefonare alla sua famiglia, avvertendola del pericolo che stavano correndo a bordo dell’autobus e riuscendo così ad evitare la tragedia. L’uomo dopo aver preso i telefoni, li ha ammanettati con le fascette da elettricista:
“Aiuto mamma, l’autista ci minaccia. Ha detto che non ci porta a scuola, che va a Linate e fa una strage”
La chiamata di uno dei ragazzi è stata salvifica, in quanto le famiglie sono riuscite a contattare le forze dell’ordine le quali hanno hanno subito provveduto a creare diversi postazioni di blocco mentre un altra pattuglia cercava di raggiungere il mezzo. Proprio nell’intento di speronare una postazione di blocco, il conducente ha perso il controllo del mezzo finendo contro il guardrail. A questo punto, l’uomo ha cosparso di benzina il mezzo, dandogli fuoco con un accendino, ma fortunatamente professori e studenti sono stati tratti in salvo dai militari. Il bilancio è stato solo di 12 ragazzi intossicati dalle esalazioni.