Il Pm lancia il suo appello per Andrea La Rosa, il calciatore sciolto nell’acido da madre e figlio – truffatori seriale e killer senza scrupoli
Una vicenda che ha dell’orribile, con il calciatore sciolto nell’acido per farlo sparire nel nulla e due persone che sembrano non capire la gravità della situazione.
La ricostruzione della morte di Andrea La Rosa
Andrea La Rosa era il ragazzo scomparso, ucciso da Raffaele Rullo e dalla madre Antonietta Biancanello accusati di omicidio volontario aggravato e soppressione di cadavere.
Il calciatore era ancora vivo quando è stato infilato nel bidone con dell’acido e nascosto dentro il bagagliaio dell’auto, soffocato dai fumi. Una terribile sequenza di morte, quasi impensabile, narcotizzato e poi spinto dentro questo bidone senza più via di uscita.
Il tutto è accaduto tra la notte del 14 e 15 novembre 2017, dentro la cantina della donna. La Rosa aveva prestato a Rullo 30mila Euro e questo aveva paura di essere denunciato per truffa aggravata:
“era diventato un creditore molto pericoloso”
La richiesta del Pm durante il processo
Il Pm non ha alcun dubbio e chiede che madre e figlio, accusati di omicidio, ottengano solo il massimo della pena tramutata in ergastolo per questo omicidio atroce – senza precedenti.
Antonietta Biancanello, in fondo all’aula, ha un’espressione stupefatta e scoppia in lacrime mentre il figlio – Raffaele Rullo – resta impassibile con lo sguardo verso il basso. Per Maura Ripamonti – Pm – e Eugenio Fusco – procuratore aggiunto – non ci sono dubbi e sono loro i responsabili di questa immensa tragedia.
Nonostante la madre dice di aver fatto tutto da sola è emerso di come la donna, pur di salvare il figlio, si prenda la colpa anche di questo omicidio. Una famiglia molto particolare con un passato non proprio pulito, visto il tentato omicidio della nuora per riscattare i soldi dell’assicurazione sulla vita.