Uno studio condotto dalla University of Exeter ha dimostrato come lo scioglimento dei ghiacci nel Polo Nord sia responsabile del cambiamento del clima anche nel nostro paese.
Calotta Polare ArticaSappiamo bene quanto la natura si stia rivoltando contro di noi, a causa di tutto il male che stiamo recando all’ambiente. Il primo e più evidente cambiamento si sta percependo nel clima: estati più piovose in certe zone, altre più aride.
Alcuni ricercatori della University of Exeter hanno condotto uno studio che ha dimostrato come, in futuro, avremo estati decisamente più piovose nella zona nord dell’Europa e più siccitose nell’area mediterranea a causa della “ritirata” della Calotta Polare Artica.
Un’altra causa scatenante di questo, sarebbe lo slittamento della Corrente a Getto in più basse latitudini. Ma di cosa si tratta, nello specifico? Si tratta di un fiume d’aria che ha come zona d’influenza l’Alta Atmosfera ed è responsabile del circolare delle perturbazioni.
Gli studi pubblicati nella rivista scientifica “Environmental Research Letters” nel 2013
Pare proprio che, questa volta, i ricercatori siano stati particolarmente scrupolosi e attenti alle previsioni future, tanto che i risultati dello studio sono stati resi noti dalla celebre rivista scientifica Environmental Research Letters anni fa, nel 2013. E, infatti, tenendo conto di ciò che sta accadendo attualmente, sembra proprio che ci abbiano preso in pieno.
A tal proposito è intervenuto James Screen della University of Exeter:
“Il rapido scioglimento della banchisa artica non solo ha evidenti conseguenze sull’ambiente e sulla fauna della regione artica, ma è anche in grado di modificare il clima di alcune delle più popolose regioni d’Europa”.
Dunque, lo scioglimento del monumento di ghiaccio ( assieme anche ad altri fattori ambientali mutati ) spiegherebbe il repentino cambiamento climatico di molte zone d’Europa e non solo.
L’ambiente sta cambiando e, assieme ad esso, stanno cambiando anche varie specie: alcune già conosciute si stanno estinguendo, altre non ancora conosciute stanno venendo alle luce. Chissà che non tocchi all’uomo estinguersi, dopo tutti i danni inferti alla natura!