Le recenti tragedie in montagna ci devono far riflettere su come il cambiamento climatico sta influenzando nel concreto la nostra vita
Le recenti tragedie in montagna per il cambiamento climatico ci devono far riflettere, per evitare che in futuro si debbano perdere altre vite umane.
Ma queste sono solo le ultime di una lunga serie, che abbiamo visto in quest’anno appena concluso. Non solo cattivi comportamenti di chi fruisce ma è complice il cambiamento climatico che porta ad alte temperature inusuali per il periodo.
Il problema ignorato
Non si cerca di cambiare abitudini, semplicemente si ignora il problema, sopperendo all’assenza di neve usando quella artificiale. Possiamo vedere ormai da anni la presenza di cannoni che imbiancano le valli non perfettamente innevate.
Inoltre c’è pochissima informazione sul cambiamento climatico, sulla gestione in modo prudente dell’attività di sci oltre che per evitare di far scappare i clienti, non vengono diffusi i bollettini valanghe.
Questi comportamenti, rendono molto pericoloso sciare e dovrebbe spingerci a rivedere il rapporto che abbiamo con la montagna. Ovviamente non bisogna abbandonarla, facendola morire, bisognerebbe adottare maggior prudenza, cercando di accettare anche un’eventuale assenza di neve – vivendo la montagna in modi differenti dallo sciare e basta.
Alcune strutture stanno adottando questa strategia, offrendo delle valide alternative al solo sciare. Per esempio si offrono percorsi, passeggiate, visite culturali. Questo approccio potrebbe essere il futuro, soprattutto se le temperature continueranno a salire.
Questo metodo è applicabile anche al periodo estivo e permetterà di non perdere occupazione, preservando il nostro ambiente senza utilizzare macchinari inquinanti per produrre la neve. Probabilmente questo scenario alternativo sarà la normalità, se non agiremo per contrastare gli effetti del cambiamento climatico. Avremo alte temperatura anche in alta quota, impedendo l’uso dei cannoni spara neve. In questo modo, i soggiorni diventeranno maggiormente eco-sostenibili e forse che richiederanno un budget minore rispetto ad ora.