Primarie dem USA: caos e confusione sui conteggi dei caucus: la procedura è più complessa
Elezioni primarie USA: rispetto alle volte precedenti stavolta regna il caos.
Infatti, molti distretti hanno smesso di utilizzare la app fornita dal partito.
La diffusione dei dati è stata ritardata “a causa di incongruenze”,
come riporta il direttore della comunicazione del partito democratico dello Stato.
Bernie Sanders, senatore per lo Stato del Vermont e già componente della Camera dei rappresentanti, ha che diffuso suoi risultati interni.
Lui è primo col 29,66%, seguito da Buttigieg col 24,59%.
Terza Elizabeth Warren col 21,24%, mentre Joe Biden, favorito alle primarie, sarebbe soltanto quarto ed Amy Klobuchar quinta.
Primarie USA: a sorpresa vincono i repubblicani
Nonostante il caos che regna le cose certe sono le seguenti: Bernie Sanders è l’incubo dell’establishment democratico, mentre Joe Biden potrebbe già ritrovarsi già sconfitto.
Il Presidente Donald Trump esulta per la sua scontata “grande vittoria” nelle primarie repubblicane dello Stato del Midwest contro Joe Walsh e Bill Weld, l’ex governatore del Massachusetts.
Intanto, Brad Parscale, campaign manager di Donald Trump sottolinea:
“È il disastro più approssimativo della storia […] questa sarebbe gente che vuole gestire il nostro sistema sanitario”.
Primarie dem USA: caos nei risultati
“Le primarie democratiche partono col piede sbagliato: la macchina organizzativa del partito va in tilt”,
sottolinea Claudio Salvalaggio, inviato dell’Ansa.
“Ci sono ritardi per controlli sulla qualità dei dati”,
sottolineano i responsabili democratici.
A diffondere i dati sono le campagne di Sanders e Buttigieg, che “cantano” già vittoria.
Rispetto a 4 anni fa sono cambiate le regole dei conteggi, proprio in seguito alle proteste di Sanders.
I dem sarebbero in netto vantaggio rispetto all’attuale Presidente Trump: Biden è avanti sei punti (50% contro 44%), 4 punti avanti per Sanders (49% a 45%), 3 per la Warren (48% contro 45%) e uno solo per Buttigieg (46% a 45%).
Intanto, Sanders esulta:
“Stanotte è l’inizio della fine di Donald Trump, il presidente più pericoloso della storia Usa, un presidente corrotto, un bugiardo patologico”.