In casa dell’operaio morto suicida furono ritrovati 4000 euro, il sospetto è che Ghirardini fu pagato per tacere.
Secondo la famiglia di Ghirardini l’uomo è stato ucciso perché sapeva troppo, la svolta con la prova di ciò è arrivata?
L’omicidio di Mario Bozzoli ad una svolta?
L’imprenditore 50enne Mario Bozzoli, scomparve l’8 ottobre del 2015 dalla sua fonderia di Marcheno in provincia di Brescia.
Il suo corpo non fu mai ritrovato ma gli inquirenti indagano per omicidio e distruzione di cadavere. Nelle indagini è intervenuta anche Cristina Cattaneo, l’anatomopatologa impiegata nel caso di Yara Gambirasio.
Sul fronte delle indagini, il cerchio si è stretto attorno ai due nipoti di Mario, Alex è Giacomo Bozzoli, che avrebbero avuto frequenti screzi con lo zio per motivi economici.
Ad apparire come punto chiave della vicenda fu Giuseppe Ghirardini, operaio scomparso e poi ritrovato morto pochi giorni dopo. L’uomo sapeva qualcosa?
Ora dopo 5 anni potrebbe essere arrivata la svolta. Ecco cosa è emerso.
Ghirardini, denaro in casa sua: qualcuno voleva pagare il suo silenzio?
Pochi giorni dopo la sparizione di Mario Bozzoli, un’altra scomparsa rese ancora più fitto il mistero.
Un operaio della fonderia, Giuseppe Ghirlandini, sparì il giorno in cui avrebbe dovuto rilasciare le sue dichiarazioni agli inquirenti.
Il 18 ottobre venne ritrovato cadavere in montagna. Dall’autopsia si capì che aveva ingerito una capsula di cianuro e venne dunque dichiarato un suicidio.
La famiglia non ha mai creduto a ciò, anche perché Ghirardini era presente la notte in cui Bozzoli sparì: era addetto all’unico forno in funzione, quello in cui si ipotizza sia stato fatto sparire il corpo dell’imprenditore.
Ora è emerso un particolare sconvolgente, come riporta il settimanale Giallo. In casa dell’operaio 50enne, vennero ritrovate banconote per un valore totale di 4 mila euro.
Ghirardini non avrebbe avuto disponibilità di tutto quel denaro, come confermato dagli inquirenti. E allora il dubbio sorge spontaneo: qualcuno voleva pagare il suo silenzio?
Cosa aveva visto Giuseppe quella notte? Gli inquirenti danno un altro indizio fondamentale nella relazione che venne consegnata alla Procura dai carabinieri di Brescia:
“Le banconote erano provenienti dall’Austria ed erano verosimilmente tratte da una stessa provvista”.
Proprio in Austria il nipote di Mario, Giacomo Bozzoli, aveva dei contatti.
Come si inserisce questo elemento nelle indagini? La verità sulla morte di Mario Bozzoli è vicina?