Il Green New Deal è una nuova politica della Commissione Europea, per raggiungere una svolta ecologica nella UE.
Il Green New Deal è uno degli ultimi argomenti dibattuti nella politica europea. Si tratta di una politica economica che coinvolge l’ecologia, varata dalla Commissione europea, che punta a rispettare l’accordo di Parigi entro il 2030. Prima della pandemia Covid 19 era una priorità dell’Agenda europa e spesso molto dibattuta anche al di fuori dei confini UE.
La nuova politica
Per alcuni economisti si tratta di una mossa azzardata come per la britannica Ann Pettifor, i fondi son insufficienti per raggiungere gli obiettivi. Nel suo libro contesta totalmente questa politica, perché si tratterebbe di semplici chiacchiere con pochi fatti. Questo soprattutto perché dopo la pandemia le risorse hanno visto un altro impiego.
La Pettifor è la direttrice del think tank Policy Research in Macroeconomics, che una componente della New Economics Foundation, oltre che una forte sostenitrice della cancelazione del debito dei paesi del terzo mondo con la campagna Jubilee 2000.
L’economista inoltre rivendica il Green New Deal come invenzione britannica del primo decennio degli anni 2.000. Si tratta di una rielaborazione del piano di Roosevelt degli anni ’30 per combattere la grande depressione, rivoluzionando con riforme strutturali l’economia e la finanza degli USA.
Nel Green New Deal si basa sull’idea che l’economia e l’ecologia siano strettamente collegate. La tutela degli ecosistemi e il loro rispristino, devono per forza portare ad un mutamento di molti settori, partendo dall’economia. La Pettifor afferma che se da un lato gli ambientalisti si concentrano solo su interventi ed azioni singole, senza valutare il sistema i governi devono compiere azioni incisive che portino a degli interventi su larga scala e centralizzati.
L’economista britannica, afferma inoltre che gli accordi internazionali sulle quote di emissione, devono essere riformati e portare ad una regolamentazione dei meccanismi della finanza globale. Inoltre un debito pubblico elevato, i debiti degli Stati non dipendono realmente dall’eccesso di spesa pubblica. La tassazione è un’azione opportuna e che serve per finanziare gli investimenti pubblici nell’economia reale, portando in questa maniera all’occupazione. La tassazione deve portare ad investimenti attuali, non per il futuro.