Conte agli Stati Generali: spunta l’ipotesi della riduzione dell’IVA
Per “reinventare” e rilanciare il Paese spunta l’ipotesi della riduzione IVA: si tratta di una proposta di Conte agli Stati generali, anche se
«è una misura costosa».
In occasione della chiusura degli Stati Generali il Premier Conte ne approfitta per annunciare l’implementazione di misure concrete come l’ipotesi di “abbassare un po’ l’IVA”.
Conte tratteggia le direttrici delle proposte e conferma come imminente un nuovo scostamento di bilancio, con risorse in deficit.
Proseguire sulla strada del taglio del cuneo fiscale disposto dall’ultima manovra, che parte a luglio, e ridurre l’imposta sull’IVA, ovvero l’imposta sui consumi.
Il Premier Conte parla di una discussione aperta, ma nulla ancora di deciso anche perché è una misura onerosa.
Secondo le stime si parlerebbe di 10 miliardi di euro, ma osserva il Presidente del Consiglio che occorre
“una spinta alla ripresa dei consumi”,
ma anche un messaggio
“di fiducia”.
Il M5S si schiera a favore di un intervento sull’esempio del modello alemanno.
Gentiloni risponde che la Commissione valuterà l’intervento quando sarà presentato.
Riduzione IVA, Visco: “Serve riforma complessiva fisco”
Per rilanciare i consumi occorre un piano
“ben costruito”
per la crescita e una semplificazione che porti a una
“buona burocrazia”.
Sul fronte della possibile riduzione dell’IVA il Governatore di Banca d’Italia Ignazio Visco sottolinea che occorre un disegno organico e
“serve una visione complessiva” e “non imposta per imposta”.
In un intervento telematico a un evento ai Lincei, Visco ribadisce che
«è una vecchia storia»
ma attuale, il tema della
«grande dimensione dell’evasione, dell’illegalità e della criminalità organizzata».
Domenico Proietti, segretario confederale della UIL con la delega alle politiche fiscali, ritiene che l’idea messa sul tavolo dal Governo Conte sia
“positiva perché solleva un tema importante.
Già in occasione della sterilizzazione delle clausole di salvaguardia, dicemmo che sarebbe stato il caso di avviare una revisione selettiva delle aliquote Iva per dare non solo un sostegno agli investimenti […]”.
Sulla ripresa Visco ribadisce la spinta perché non si sprechi l’occasione per il rilancio.
La situazione è incerta e drammatica: Visco torna a stimare per il PIL italiano 2020 una caduta attorno al 10%.