Oltre 1000 le persone uccise dal coronavirus, mentre i contagi hanno raggiunto quota 42mila. L’Oms lancia l’allarme.
L’epidemia di coronavirus continua a diffondersi: registrato un primo caso di Contagio in California.
I morti per il coronavirus salgono a quota 1000
Cresce il numero delle vittime del coronavirus: oltre 1000 i decessi registrati. Solo ieri sono morte oltre 100 persone nella provincia di Hubei.
Come riporta anche Il Post, fanno da contraltare ai decessi le circa 4000 persone guarite dal contagio. Nel nostro Paese continuano ad essere 3 i casi confermati: la coppia di cinesi e un 29enne di Luzzara, che si era recato in Cina in visita alla fidanzata.
I 3 sono ricoverati allo Spallanzani di Roma. Con loro altri 12 pazienti, che come conferma anche il bollettino medico dell’ospedale, sono tenuti sotto osservazione, nonostante due di loro siano risultati negativi al test per il coronavirus.
Intanto, si registra un primo caso di contagio a San Diego, in California. Mentre la Cina avvia la sperimentazione di un vaccino sui topi, l’Organizzazione mondiale della Sanità ha convocato un meeting straordinario con oltre 400 esperti per valutare eventuali nuove misure per contrastare la diffusione dell’epidemia.
I contagi sono destinati a crescere
Il direttore generale dell’Oms, Ghebreyesus, ha sottolineato l’importanza di una collaborazione da parte della comunità scientifica mondiale. Considerando il fatto che i contagi al di fuori della Cina non superano i 400, sarebbe importante approfittare di questa occasione, ha suggerito Ghebreyesus.
Nonostante un’epidemia all’estero ancora relativamente contenuta, il timore esposto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità è che la diffusione possa velocizzarsi.
“È solo la punta dell’iceberg”
ha fatto sapere il direttore generale, in riferimento ad una possibile diffusione del virus nel continente affricano.
Intanto, il Minsitro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha reso noto un finanziamento di 300 mila Euro a sostegno del Made in Italy. Visto il rischio per l’economia mondiale, la componente export italiana potrà evitare un eccessivo rallentamento dell’economia mondiale.