L’allerta coronavirus è sempre più alta ma gli italiani non rinunciano alle uscite senza giustificato motivo, aumento dei denunciati da Nord a Sud.
Non si arresta l’affluenza in parchi e zone di svago nonostante il divieto di uscire se non per comprovati e gravi motivi a causa dell’emergenza da coronavirus. In tutto lo stivale sono in aumento i casi di denunce, ecco le più recenti.
Casi di coronavirus in aumento, superata la Cina
La diffusione del Covid-19 deve ancora toccare il picco, secondo gli esperti previsto per settimana prossima.
I numeri dei contagi e dei morti sono impressionanti superando così anche il record della Cina dove ora la situazione pare essersi normalizzata.
Nonostante tali notizie il rispetto delle norme del Decreto per il contenimento della diffusione pare difficile da attuare.
La regola generale come spiegato dal Premier Conte infatti è che non si possa uscire di casa se non per seri e comprovati motivi.
Questi comprendono unicamente spostamenti per lavoro, motivi di salute o necessità come fare la spesa.
Uscire per una passeggiata o per portare fuori il cane ad ora non è vietato ma ci si è appellato al buon senso, e si prevedono dunque misure restrittive più stringenti in arrivo a breve.
Fioccano le denunce, le scuse più improponibili
Nonostante il Dpcm del 9 marzo abbia messo dei precisi paletti alle uscite pare proprio che gli italiani non riescano a rispettare la norma.
Le segnalazioni di persone intente in passeggiate, corse al parco o altre uscite “immotivate” sono all’ordine del giorno e stanno portando il mondo politico a chiedere nuove e più forti restrizioni.
Le scuse per i “beccati” sono le più fantasiose e disparate, alcune delle quali risalgono proprio alle scorse ore.
A Verona, sono stati infatti denunciati due persone padre e figlio, che erano intenti a nuotare come nulla fosse nell’Adige.
La denuncia è scattata dopo che un video che li riprendeva durante la sessione di nuoto è stato diffuso su Facebook e su svariate chat come riporta Tgcom24.
Anche la bicicletta pare essere irresistibile in questo periodo e ben 4 ciclisti sono stati pizzicati insieme lungo il Lago di Garda ben lontano dalla loro zona di residenza.
La scusa addotta dai giovani, tutti sotto i 23 anni, è quella della necessità di allenarsi.
In 11 poi sono stati denunciati a Novara perché trovati a passeggio per strada senza motivazioni valide, ed un altro assembramento è stato sciolto a Treviso dove alcune persone si erano date appuntamento per una festicciola in balcone con tanto di musica, balli e luci stroboscopiche.
La scusa più assurda però arriva da Modena dove gli agenti hanno sorpreso due nigeriani di 27 e 38 anni nel parco Pertini a bere una birra. Si sono giustificati dicendo di non poter prendere il virus.
“Noi siamo immuni al virus perché di etnia subsahariana”