Il direttore del Pio Albergo Trivulzio si difende dalle accuse di epidemia colposa ed omicidio colposo. Aperta un’inchiesta per le morti nelle case di riposo.
Il Pio Albergo Trivulzio nell’occhio del ciclone per le morti degli anziani nelle case di riposo.
L’inchiesta sulle morti sospette nel Pio Albergo Trivulzio
La Procura della Repubblica di Milano ha aperto un’inchiesta per le centinaia di morti sospette avvenute nella casa di riposo di Milano “Pio Albergo Trivulzio”.
Il direttore della Rsa, Giuseppe Calicchio, è indagato per omicidio colposo ed epidemia colposa.
Nella casa di riposo lombarda si sono registrate un centinaio di decessi tra gli anziani ospiti e numerosi contagi anche tra gli operatori sanitari. Il procuratore capo, Francesco Greco, ha aperto un’indagine anche sui decessi avvenuti all’interno delle residenze per anziani del Comune al Corvetto, nella “Anni azzurri” a Lambrate e alla “Don Gnocchi” di Milano.
“Togli la mascherina o te ne vai”,
è così che un dirigente del Trivulzio avrebbe detto ad un’operatrice che accusava da qualche giorno febbre e sintomi compatibili con il Covid-19.
Era il 23 febbraio, l’emergenza in Italia era scoppiata soltanto da due giorni. Per non creare allarmismi nella casa di riposo, il dirigente avrebbe minacciato l’operatrice, costringendola a non indossare la mascherina per non allarmare gli ospiti della Rsa.
Il direttore si difende
Come riferisce anche Fanpage, il direttore del Pio Albergo Trivulzio si difende e si dice pienamente disposto a collaborare con la magistratura.
Stando a quanto riferito da Giuseppe Calicchio, lui stesso non era assolutamente a conoscenza dei metodi utilizzati dai dirigenti all’interno della struttura.
“Spero sia fatta chiarezza”
ha sottolineato il direttore, che è ora indagato per omicidio colposo ed epidemia colposa. Calicchio ha definito i fatti inquietanti e gravissimi ed è lui stesso a voler fare chiarezza per quanto accaduto all’interno della casa di riposo lombarda.