Coronavirus, Domande Bonus 600 euro: cosa è cambiato dopo il Decreto Liquidità?
Dopo il caos del primo aprile sul sito INPS per presentare la domanda per richiedere il bonus 600 euro, adesso si richiede a quei pochi “fortunati” che hanno inoltrato la domanda di procedere al rinvio della stessa.
Insomma, siamo alle solite: dopo la pubblicazione del Decreto Liquidità, che ha cambiato i requisiti, adesso le domande per richiedere l’indennità di 600 euro dovranno essere ripresentate alle Casse di Previdenza.
Dunque, tutto da rifare per gli oltre 400mila professionisti che nei giorni scorsi hanno chiesto alle proprie Casse previdenziali il bonus Partite IVA e Lavoratori Autonomi da 600 euro.
Domande Bonus 600 euro: nuovi requisiti dopo la pubblicazione del Decreto Liquidità
A seguito della pubblicazione del Decreto Liquidità sono cambiati i requisiti necessari per richiedere il Bonus 600 euro.
Per questo, per oltre 400.000 professionisti che hanno già presentato la domanda per richiedere il bonus 600 euro, è necessario rifare tutto ex novo e ripresentare l’istanza alle Casse Previdenziali.
Infatti, per beneficiare del Bonus 600 euro bisogna essere iscritti a una Cassa previdenziale «in via esclusiva».
Questo requisito non era stato chiarito nella bozza del decreto precedente.
Infatti, nella platea delle oltre 400.000 domande pervenute alle Casse ci sono anche quelle dei professionisti che svolgono un’attività da dipendenti.
Queste domande saranno scartate.
INPGI e Enpacl hanno già accreditato i 600 euro
Alcune erogazioni dei Bonus 600 euro sono già partite e si è proceduto all’accredito.
Tra le Casse previdenziali che non sono riuscite a bloccare in tempo l’accredito vi è l’INPGI (Giornalisti) e quella dei Consulenti del Lavore (Enpacl).
INARCASSA: domande Bonus 600 euro ok
Gli unici ad essere esclusi dal rinvio della domanda sono i Professionisti iscritti ad Inarcassa (Architetti ed Ingegneri) dato che per Statuto non possono iscriversi alla Cassa previdenziale chi è già iscritto ad un’altra forma di Previdenza.
Poi, bisogna anche sottolineare il fatto che alcune Casse di previdenza stanno cercando di implementare i sistemi informatici per cercare di far aggiornare la domanda senza rifare tutto ex novo.