Coronavirus, emissioni inquinanti diminuite in modo drastico in Cina

L’emissioni della Cina sono state drasticamente ridotte dalla quarantena forzata causata dal Corona Virus Covid2019

emissioni della Cina

La notizia che ci arriva riguardo alcuni effetti particolari del Corona virus Covid2019 è il drastico calo delle emissioni della Cina. Si tratta di un calo delle emissioni inquinanti pari al 6% del totale mondiale, rendendo di fatto questo virus un amico importante per l’ambiente. Questo è emerso da uno studio svolto in Finlandia.

I risultati dello studio sulle emissioni

A darci questo risultato è stato uno studio condotto in Finlandia dal CREA Centre for Research on Energy and Clean Air pubblicato sul sito Web Carbon Brief. In esso possiamo leggere che le emissioni di anidride carbonica in Cina sono diminuite di almeno 100 milioni di tonnellate, questo contando solamente le ultime due settimane.

Questo è accaduto a causa del blocco e della paralisi dell’economia cinese, che hanno ridotto grandemente la domanda energetica. Il virus si è diffuso molto rapidamente uccidendo 2.000 persone e infettandone oltre 74.000 persone in tutto il paese. Questo ha fatto calare la domanda di carbone e petrolio, facendo scendere di conseguenza anche le emissioni di anidride carbonica.

Questo calo è legato e confermato da alcuni indicatori innegabili come:

  • Produzione di prodotti in acciaio al livello più basso da cinque anni
  • Uso di carbone nelle centrali elettriche, al minimo da quattro anni
  • Calo dell’inquinamento atmosferico di NO2 in Cina del 36% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
  • Calo dei voli nazionali spari al 70% rispetto allo scorso mese.

Si ha avuto un calo delle emissioni di circa un quarto: basti pensare che nello stesso periodo nel 2019 la Cina ha rilasciato circa 400 milioni di tonnellate di CO2. Ciò che preoccupa al momento è la possibile reazione del governo, che potrebbero portare ad una compensazione per il futuro se non ad una crescita futura per non far crollare l’economia del gigante asiatico.

Questa possibilità è stata confermata da Li Shuo, consulente politico di Greenpeace China. Infatti il governo potrebbe una volta conclusa l’emergenza Covid 2019, spingere le fabbriche a massimizzare le produzioni con il solo scopo di compensare le ingenti perdite del periodo.

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