La paura per il coronavirus aumenta anche se nel nostro Paese la situazione è sotto controllo sono scattate misure di controllo e di reimpatrio
La fobia per la possibile diffusione del coronavirus sta portando a preoccupanti fenomeni di intolleranza sociale. Le autorità italiane confermano la situazione sotto controllo con il varo di misure preventive per i voli in entrata e programma di rimpatrio dei connazionali in Cina. I dettagli
Controlli anti diffusione del coronavirus, la situazione in Italia
Mentre infiamma la paura spesso del tutto irrazionale e aumentata dalle notizie sommarie che vengono divulgate, le autorità italiane si stanno muovendo per assicurare una corretta prevenzione ed attenzione sanitaria che eviti l’eventuale diffusione del coronavirus.
Dalla giornata odierna infatti all’aeroporto di Fiumicino si sono approntati dei sistemi di controllo dei voli diretti in arrivo dalla Cina ad esclusione di quelli provenienti proprio dalla zona di Wuhan.
Per disposizine del Ministero della Salute infatti appena arrivati i passeggeri restano sull’aereo e ricevono la visita degli specialisti che muniti di appositi sistemi di autoprotezione come tute controllano temperatura e condizioni generali dei passeggeri.
Qualora si riscontrino sintomi sospetti gli interessati vengono inviati in ospedale come è capitato per un bimbo di 5 anni proveniente da Pechino che ha mostrato segni sospetti ma poi è risultato negativo alle analisi
E gli italiani all’estero?
Anche sul fronte dei rientri di connazionali dalla Cina il Governo si sta muovendo e la Farnesina sta convocando riunioni proprio in queste ore per capire come muoversi.
50 italiani circa sarebbero infatti bloccati nella zona di Wuhan ed altre per le disopsizioni del governo cinese che vuole evitare la diffusione del contagio impedendo che chiunque lasci la Cina come riporta Il Messaggero.
Insieme ad altri paesi europei l’Italia ha in programma di evacuare chi vuole rientrare nel suo paese.
Le trattative con la Cina sarebbero in corso e potrebbero prevedere sia una prima misura di allontanamento in zone più “sicure” dove passare due settimane circa di quarantena oppure essere rimpatriati subito con voli charter appositi.
Aumentano gli episodi di intolleranza sociale
La fobia a livello sociale per la diffusione del coronavirus sta salendo più velocemente dei contagi e sta dando origine a fenomeni di intolleranza preoccupanti anche nel nostro Paese.
Si sono registrati casi in cui gruppi di turisti cinesi non provenienti da zone a rischio sono stati rifiutati da un autista di autobus che alla fine li ha fatti salire solo dopo aver ricevuto le rassicurazioni dalla polizia.
Ancora nel milanese un ragazzino è stato insultato durante una partita di calcio con la frase:
“Spero ti venga il virus”.
Anche per fronteggiare questo fenomeno è stato istituito il numero verde 1500 dove rispondono medici di famiglia per dare spiegazioni specifiche e mediche sul coronavirus.