Sale inesorabile il numero dei contagi e delle morti per il coronavirus in Italia e in, parte minore, nel resto d’Europa.
Gli italiani diventano mal visti nel resto d’Europa e nel mondo a causa dell’alto numero di contagi in pochissimo tempo da coronavirus.
Un bilancio non positivo
Anche oggi il bilancio dei morti da coronavirus è tutt’altro che positivo. Sono decedute 11 persone. L’unico dato che dovrebbe confortare è che si trattava di pazienti già in precarie condizioni di salute. I contagi sono saliti a 323. Nel dettaglio, regione per regione, questo il bilancio:
- Lombardia: 240 contagi e 9 morti
- Veneto: 43 contagi e 2 morti
- Emilia Romagna: 26 contagi
- Piemonte: 3 contagi
- Lazio: 3 casi (di cui uno guarito)
- Sicilia: 3 contagi
- Toscana: 2 contagi
- Liguria: 2 contagi
- Alto Adige: 1 contagio.
Nei comuni della zona rossa arriva l’esercito per evitare le uscite delle persone messe in quarantena forzata.
Il primo soggetto risultato positivo al coronavirus in Algeria è un italiano. A comunicarlo è stato Abderrahmane Benbouzid, il ministro della Sanità algerina. L’uomo sarebbe rientrato lo scorso 17 febbraio ed oggi è ricoverato in terapia intensiva.
Cittadini italiani mal visti nel mondo
Si allunga la lista dei paesi, sul sito Viaggiare Informati della Farnesina, che metteranno in quarantena o controlleranno tutti gli italiani provenienti dalle così dette zone rosse.
Nonostante questo, Borrelli, il direttore della Protezione Civile, afferma che è possibile spostarsi in treno e continuare a viaggiare a meno che non si provenga dalle zone focolaio. Per lui l’allarme è ingiustificato. Anche nel resto della penisola si è iniziato a dare il via ad una specie di saccheggio dei beni di prima necessità. Inoltre, i gel igienizzanti mani e le mascherine sono diventati introvabili.
Intanto, gli eventi nelle regioni più colpite, vengono annullati. Ad esempio, il Salone del Mobile che, come si legge su TgCom24, verrà spostato dal al 21 giugno.