La Sardegna ha deciso che, per contenere l’epidemia da coronavirus, l’ingresso nell’isola è possibile solo previo test. L’avvocatura dello Stato, però, impugna l’ordinanza.
L’ordinanza anti coronavirus della regione Sardegna non rispetterebbe l’articolo 16 relativo alla libera circolazione delle persone.
Il bollettino di oggi
La pandemia da coronavirus, oggi, non ha risparmiato nessuna regione, nemmeno la Sardegna. Le regioni che hanno fatto peggio sono state la Lombardia con 176 nuovi contagiati in 24 ore e la Liguria con 141. Il bollettino odierno ha visto i contagi a 1229 con nove deceduti.
Si iniziano a gestire anche le emergenze negli istituti scolastici. Oggi, ad esempio, un caso sospetto in un istituto scolastico, ha fatto sì che venisse richiesto l’intervento immediato dei paramedici.
L’ordinanza Sarda
L’avvocatura di Stato ha deciso di impugnare l’ordinanza emanata ieri da Christian Solinas. In pratica, l’ordinanza prevede che, tutti coloro che entrano in Sardegna, devono sottoporsi a test obbligatori a meno che, non si presenti un certificato di negatività, al momento dell’imbarco/viaggio per l’isola.
I passeggeri, o chiunque decidesse di entrare in Sardegna, avrebbe potuto mettersi in regola entro le 48 ore successive. Le opzioni possibili: comunicare alla Asl il proprio arrivo oppure sottoporsi al tampone in loco.
Ma il Governo ha dichiarato che, l’ordinanza non rispetta la libera circolazione delle persone, ovvero l’articolo 16 della Costituzione. Perciò, ha depositato l’impugnazione al Tar della Sardegna.
Del resto, nelle ultime 24 ore, in Sardegna si sono registrati 36 nuovi contagiati, di cui 22 soltanto nella provincia di Sassari. Il totale che sfiora quasi i 3000 casi da inizio emergenza. I decessi totali sono stati 140.