Isolato il coronavirus, cosa significa e perché è così importante?

Perché isolare il coronavirus è così importante? Avere il 2019-nCoV/Italy-INMI1 ci porta un passo avanti verso la cura.

isolato coronavirus

Aver isolato il coronavirus  2019-nCoV/Italy-INMI1 mentre è stata dichiarata l’emergenza mondiale, ci da una possibilità maggiore di trovare una cura ed un vaccino. Lo Spalanzani è ha deciso di condividere con tutti la scoperta, per poter lavorare a livello mondiale, per giungere ad una cura.

L’importanza dell’aver isolato il coronavirus

La scoperta è importante – come si legge anche da Focus –  perché deve essere unita a quelle di molti. Infatti possiamo collaborare con istituti come il l’Institut Pasteur che l’ha sequenziato prima di noi, per poter capire se il virus è mutato. Se trasliamo questo a livello mondiale, avremo una mappatura più  precisa e completa. Secondo Vincent Enouf, vicedirettore del National Reference Center dell’Institut Pasteur dal confronto tra le sequenze del genoma in nostro possesso, il coronavirus non pare mutato in maniera significativa

“I virus analizzati non presentano differenze notevoli, il che significa che il nuovo coronavirus non è mutato per diffondersi.”

Isolamento di un virus

Il procedimento richiede la presenza di una cellula ospite viva. Un batterio per esempio deve essere coltivato, mentre il virus ha bisogno di cellule che vengono coltivate. Esse poi vengono seminate in un terreno di coltura, successivamente poi saranno utilizzate per come fonte di virus. I virioni sono delle singole particelle virali, che sono infine separate dalle cellule ospiti, utilizzando una centrifuga oppure filtri, arrivando poi al completo isolamento.

Avere il coronavirus in coltura, permette come prima cosa il suo studio, per arrivare ad un più efficiente metodi diagnostico ed elaborarne di nuovi. Diventerebbe quindi più veloce e semplice capire se una persona è infetta oppure no. Come detto, si può arrivare ad un vaccino, cosa che è allo studio di moltissime organizzazioni. Secondo Maria Capobianchi, direttrice del laboratorio di virologia dello Spallanzani

“Avere a disposizione il virus in laboratorio ci permette di effettuare test sierologici e valutare l’efficacia dei farmaci sperimentali.”

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