L’epidemia da coronavirus ha rivelato anche molti atti di solidarietà da parte di diverse aziende: tra aiuti economici e apporto di materiali.
Tra i grandi nomi che hanno fatto solidarietà durante il coronavirus spiccano Xiaomi, Esselunga.
Dagli assegni alle mascherine
Gara di solidarietà ai tempi del coronavirus. Sono tante le grandi aziende che hanno deciso di dare il loro contributo allo stato di emergenza in cui versa l’Italia a causa del Covid-19. Tra queste Xiaomi, colosso cinese della telefonia, ha deciso di donare tante mascherine alla Protezione Civile italiana. Il regalo è stato preceduto da un comunicato stampa dell’azienda che, come si legge su Repubblica, recitava:
“non rappresenta solo un modo per ringraziare e per donare il nostro sostegno, ma è la dimostrazione tangibile che ci sentiamo parte integrante di questo Paese”.
Dalle aziende più grandi a quelle più piccole
Anche le piccole realtà stanno facendo la loro parte. Un esempio virtuoso è la Acquaflex di Milano che ha deciso di produrre 20 mila flaconi di detergente gratuitamente da regalare alla Croce Rossa delle zone calde. Angelini, che produce l’ormai introvabile Amuchina, ne ha regalati 40 mila flaconi alla Protezione Civile con destinazione Veneto e Lombardia.
E’ stato lo stesso Borrelli, alla fine del mese scorso, a ringraziare la Eni e la Farmac Zabban che hanno regalato mascherine. La catena di supermercati Esselunga, invece, ha staccato un assegno destinato agli ospedali coinvolti nell’emergenza per una cifra di 2,5 milioni di euro. Tra le altre proposte per fronteggiare il virus la spesa a domicilio gratis per gli ultra 65 enni.
Per facilitare il lavoro e lo studio a distanza, è il turno dei colossi delle Tlc ad entrare in campo. Ad esempio, diverse compagnie telefoniche, come Vodafone, hanno inviato messaggi agli utenti delle zone contagiate con offerte di giga. Lo stesso ha fatto Tim, proponendo anche la visione di Tim Vision. Wind Tre, infine, ha sospeso i solleciti a chi non aveva pagato.