Vile aggressione ai danni di due uomini della Polizia Municipale di Napoli. Gli agenti erano impegnati nei controlli per il rispetto delle norme anti-coronavirus.
Continuano le verifiche su tutto il territorio nazionale del rispetto delle norme introdotte contenere il contagio del Coronavirus. Aggrediti due agenti della polizia Municipale a Napoli.
Agenti della Polizia Municipale aggrediti a Napoli
Stavano verificando che venissero rispettate le norme in vigore per il contenimento dell’emergenza coronavirus, i due agenti vttime della vile aggressione avvenuta nel pomeriggio di ieri a Napoli.
Gli uomini della Polizia Muncipale stavano effettuando i dovuti controlli in Piazza Garibaldi, nei pressi della stazione di Napoli, quando hanno notato un assembramento di persone.
Come evidenzia anche Fanpage, da parte dei due agenti in servizio è scattata quindi la richiesta della documentazione ufficiale che motivasse la presenza in strada delle suddette persone.
Durante il controllo, un uomo li ha violentemente aggrediti, colpendoli con diversi calci e pugni. Per i due agenti si è reso necessario un controllo in pronto soccorso. L’uomo, responsabile dell’aggressione, è finito nel carcere di Poggioreale, dove resterà fino al processo per direttissima.
Controlli alla circolazione e agli esercizi commerciali
Solo nella giornata di ieri, la Polizia Municipale del capoluogo campano ha impiegato più di 80 agenti, impiegati nelle verifiche del rispetto delle norme anti-contagio. I controlli sono andati avanti sia al centro che nelle periferie della città.
In totale gli uomini della Municipale hanno fermato 364 persone. La gran parte di loro aveva esigenze reali di uscire di casa, mentre per 17 è scattata la denuncia al codice penale.
Gli uomini della Polizia Municipale hanno controllato oltre 150 esercizi pubblici, per accertare che fossero rispettate le dovute distanze di sicurezza, oltre al possesso delle dovute cerificazioni di disinfestazione degli ambienti pubblici.
Diverse sono anche le sanzioni scattate a Modena, a Catania e a Bergamo: tanti quelli che ancora escono senza averne reale necessità.