Countdown Maturità 2020: dal 17 giugno si svolgerà la prova orale
Per i 500.000 candidati all’Esame di Stato il Ministero dell’Istruzione ha elaborato un piano che non prevede le prove scritte, ma un’unica prova orale, che avrà una durata di un’ora.
La prova orale sarà divisa in cinque parti e prenderà il via in tutta Italia da mercoledì 17 giugno.
Il Ministro Lucia Azzolina ha presentato ufficialmente l’ordinanza in cui si spiega la modalità di svolgimento dell’esame di Maturità 2020, che sarà svolto in presenza.
Un anno difficile per tutti gli studenti, che sono a casa dal mese di febbraio: non ci saranno prove scritte, ma solo un maxi-colloquio orale della durata di circa un’ora.
Maturità 2020: colloquio orale con Commissione di docenti interni
Dal 17 giugno 2020 iniziano gli esami di Maturità, la cui prova sarà un maxi-orale e la commissione sarà composta da 6 membri interni scelti direttamente dai consigli di Classe.
I Presidenti, invece, saranno esterni e la loro designazione da parte degli uffici scolastici regionali dovrà avvenire entro il prossimo 21 maggio.
Maturità 2020: nessuna prova scritta
Quest’anno non saranno svolte prove scritte, ma il maxi-orale verterà su più materie e potrà comprendere anche esercitazioni pratiche, esercizi o traduzioni nei licei.
Ogni maturando dovrà presentare un elaborato sulle discipline della seconda prova, per poi collegarsi anche ad altre materie.
L’elaborato dovrà essere trasmesso da ciascun candidato ai docenti per posta elettronica entro il 13 giugno.
Seguiranno la discussione di un breve testo di lingua e letteratura italiana e l’analisi del testo da parte di ciascun candidato.
Maturità 2020: elaborato multimediale percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento
Una parte della maxi-prova orale sarà dedicata all’esposizione delle esperienze svolte nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento attraverso un elaborato multimediale.
Il consiglio è quello di organizzare tutte le informazioni attraverso una scaletta a punti per non dimenticare i dettagli e per consentire alla Commissione di comprendere il “filo conduttore”.