La scomparsa della donna di Crema potrebbe essere collegata ad una rissa, finita a coltellate, avvenuta a metà luglio.
Sono ormai 48 ore che una donna di Crema, Sabrina Beccalli, sembra essere scomparsa nel nulla. Ad aggiungere ulteriore indizi, utili a comporre il puzzle, gli inquirenti cremaschi avrebbero scovato una rissa risalente ad un mese fa.
Non una semplice lotta, infatti, nel corso della scaramuccia furono usati anche diversi oggetti contundenti come coltelli. Ad essere coinvolti nella rissa sarebbero stati un pregiudicato di 46 anni e un 54enne.
A legare i due uomini a Sabrina sarebbe proprio la donna scomparsa. Sembrerebbe, infatti, che entrambi gli uomini fossero legati sentimentalmente alla donna.
L’accusa di tentato omicidio ricevuta dal pregiudicato, infatti, sarebbe stata archiviata proprio con un movente di gelosia amorosa.
Nonostante questo però al momento non vi è nulla di certo come detto anche dal comandante del Nucleo operativo del comando provinciale di Cremona, Lorenzo Carlo Maria Repetto:
“Allo stato attuale non viene esclusa alcuna ipotesi”.
Ricordiamo che la vicenda ha avuto inizio durante la notte di Ferragosto quando i vigili del fuoco, avvertiti dai residenti di Vergonzana, furono chiamati a spegnere un’auto in fiamme.
Successivamente i carabinieri avrebbero provato a rintracciare la proprietaria dell’auto, la stessa Sabrina, senza alcun successo.
Da quel momento i militari avrebbero cercato i suoi familiari, trovando il figlio di 15 anni a casa di alcuni amici. La donna avrebbe lasciato lì l’adolescente con la promessa di tornare entro mezzogiorno, ma dalla mattina di ferragosto di Sabrina non si è saputo più nulla.