E mentre i corpi di Daniele Nardi e Tom Ballard restano al Nanga Parbat, emerge l’agghiacciante verità su come sono morti
Come sono morti Daniele Nardi e Tom Ballard? E’ stato svelato il retroscena che ha fatto capire ciò che è successo in quello sperone pericoloso e mortale.
I corpi degli alpinisti
Nardi e Ballar non hanno realizzato il loro sogno e si sono fermati a quasi 6.000 metri lungo lo Sperone Mummery del Nanga Parbat. Una spedizione che aveva l’aria di una sfida, per conquistare quel luogo impervio e altamente pericoloso che non ha fatto loro passare decidendone le sorti.
I corpi dei due alpinisti non torneranno a casa, come abbiamo ampiamente spiegato in questo nostro articolo, rimanendo così in quel punto mentre i soccorritori cercheranno di recuperarli prima che ghiaccio e vento si impossessi di loro per sempre. Ma come sono morti?
La verità dietro la morte
Txikon ha scrutato bene i corpi dei due alpinisti – qui vi diciamo tutto su Daniele Nardi – grazie ad un potente telescopio, visualizzando le due giacche a vento, una arancione e una blu, cercando di capire cosa sia veramente accaduto in quel punto che lo stesso Messner ha definito “letale”.
Dalle prime indiscrezioni emerse dai soccorritori, secondo Txikon i due alpinisti sarebbero morti a causa del forte vento e del gelo che ha causato loro assideramento.
Il 24 febbraio, riascoltando i racconti audio e video di Nardi, si evince infatti che le temperature si presentavano molto basse e il vento gelido non permetteva di andare avanti. Sempre secondo quanto riportato i due ragazzi avevano attrezzato tutto sino ad un’altezza di 6.300 metri scendendo poi al campo 4 dove era stata posizionata la tenda: in quel momento dovrebbe essere accaduta la tragedia.
Nel mentre si sta cercando di pianificare il recupero dei corpi, richiedendo i permessi per volare e cercando qualcuno che sia disposto a calarsi dall’elicottero e agganciare i corpi dei due alpinisti.