In vista dell’arrivo dei tradizionali festeggiamenti in maschera, De Luca potrebbe introdurre regole per impedire assembramenti.
L’Rt della Regione registra un lieve ma costante aumento, è arrivato ieri a 0,97. L’andamento epidemiologico della prossima e prima settimana di febbraio sarà determinante.
Pulcinella in quarantena?
Si sa, il Covid-19 ha introdotto nuove regole che hanno ridisegnato la socialità. Entrate quasi un anno fa a forza nel nostro quotidiano, adesso sono diventate (quasi) automatiche.
Ma rimane forte la nostalgia per la spensieratezza del passato, l’allegria degli incontri e la giocosità delle feste, specie quando sono legate alle tradizioni.
Così, nel clima pandemico e con il Carnevale in arrivo, la giunta campana sta valutando l’introduzione di un’ordinanza per scongiurare calca e assembramenti.
Infatti il mese entrante vede l’alternarsi di giornate tradizionalmente rilevanti: giovedì grasso l’11 febbraio, San Valentino il 14, che quest’anno è anche domenica di carnevale, e martedì grasso il 16.
Una questione di dati
Ma se il governatore Vincenzo De Luca non ha ancora proferito parola al riguardo, è perché ci sono due fattori che saranno decisivi sul da farsi.
Innanzitutto il monitoraggio dei contagi e quindi della situazione della sanità campana nella sua complessità. Valutare in base ai dati è indispensabile anche sotto il profilo giuridico per evitare eventuali ricorsi al Tar.
La seconda questione è comprendere quali disposizioni adottare affinché si raggiungano i migliori risultati.
Il problema che desta preoccupazione nella giunta regionale è più che motivato. Se a Napoli non sono mancate feste e incontri fra decine di persone, Torre Annunziata è più volte ricorsa a provvedimenti d’urgenza per il proliferare e l’ampliarsi dei focolai.
Rimane, per i Campani, il rifugio gustoso fatto di chiacchiere e sanguinaccio, ma anche della giocosità e dello sberleffo con cui sanno rendere più leggeri anche i periodi più cupi.