Decreto “Cura Italia” in bilico: il Premier Giuseppe Conte convoca a Palazzo Chigi Di Maio, Gualtieri, i sottosegretari al MEF
Dopo l’entrata in vigore del maxi Decreto “Cura Italia”, il Centro Destra boccia le misure economiche prese in piena crisi e recessione economica cagionata dalla pandemia coronavirus.
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro ha annunciato l’attivazione di
“350 miliardi a beneficio del Paese, pari al 19,6% del PIL, la percentuale più alta rispetto a tutti gli altri grandi Paesi, compresa la Germania”.
La tregua vacilla ed il Premier Giuseppe Conte convoca a Palazzo Chigi Gualtieri, i sottosegretari al MEF e Di Maio per capire procedere e dare attuazione alle misure in tempi rapidi.
Nel frattempo l’Esecutivo continua a lavorare al successivo decreto economico, che proroga ulteriori misure anti-contagio.
Crisi Coronavirus: Lega fa ostruzionismo sul Decreto “Cura Italia” per affrontare la crisi economica
La tregua vacilla con l’opposizione che minaccia di bocciare il decreto Cura Italia con le misure economiche anti-coronavirus.
La Lega fa ostruzionismo sul Decreto “Cura Italia” per affrontare la crisi e la recessione cagionata dalla pandemia coronavirus.
Salvini chiede un immediato confronto in Parlamento alla maggioranza per poter modificare le misure economiche messe in campo dal Governo Conte.
La prima richiesta di Salvini è che il
“2020 sia un anno bianco fiscale, perché siamo di fronte a un anno drammaticamente straordinario. Serve più coraggio”.
Il Leader leghista elenca alcune delle criticità del decreto: dai 600 euro per gli autonomi, ritenuti troppi pochi, dotazione per la cassa integrazione è troppo bassa, poca liquidità per i Comuni.
Emergenza Coronavirus: Berlusconi contro il Decreto “Cura Italia”
Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi in un’intervista a ‘Il Giornale’ sottolinea e ribadisce che le misure contenute nel Decreto “Cura Italia” sono assolutamente insufficienti.
Si tratta di misure economiche che non consentiranno in alcun modo la sopravvivenza delle aziende e la salvaguardia dei posti di lavoro né favoriranno una successiva ripresa.
“Deve essere ampiamente modificato e migliorato in Parlamento perché possa avere il nostro appoggio”,
sottolinea Berlusconi.