Decreto Rilancio, ok del Senato con 159 voti a favore
Il Senato ha votato la fiducia al Decreto Rilancio con 159 voti a favore e 121 voti contrari.
Il dl Rilancio ha ottenuto la fiducia e ha avuto l’ok della Camera e ora è convertito in legge.
“Al Senato stiamo discutendo la fiducia per la conversione del Decreto Rilancio, che distribuisce 55 miliardi”,
ha sottolineato la senatrice Paola Boldrini, capogruppo del Pd nella Commissione Sanità, che è intervenuta nell’Aula del Senato.
Si tratta di un provvedimento fondamentale, ma dalle opposizioni arrivano critiche, lamentele, demagogia.
“Non avevamo la bacchetta magica, ma abbiamo erogato cassa integrazione, bonus per i professionisti, fondi alle imprese, bonus vacanze.
Ora assumiamo 9600 infermieri e potenziamo la medicina territoriale, sostenendo in modo cospicuo il Sistema sanitario nazionale”,
commenta la Boldrini.
La finalità del Decreto Rilancio è quello di rimettere in moto l’economia, in una situazione in cui il coronavirus non è stato sconfitto e permane l’emergenza pandemica e la crisi economica.
Il Dl 34/2020 messo in campo dal Governo Conte per fronteggiare l’impatto economico della pandemia da Covid-19 prevede un ampio ventaglio di misure a sostegno del tessuto imprenditoriale, Partite IVA e famiglie.
Decreto Rilancio, Superbonus 110%
Rafforzato il Superbonus al 110% per interventi di efficienza energetica e misure antisismiche sugli edifici effettuati dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021.
Per le persone fisiche il Superbonus 110% si applica per gli interventi realizzati sulle seconde case. Sono escluse dall’agevolazione le abitazioni di lusso, ville e castelli.
Gli interventi possono essere fatti cedendo il Superbonus 110% alle imprese che eseguono i lavori o ad un istituto finanziario.
Decreto Rilancio, Ecobonus auto e moto
Per chi acquista un’auto Euro 6 e rottama un mezzo vecchio almeno di 10 anni sono previsti incentivi fino a 3.500 euro.
L’incentivo si dimezza senza rottamazione. Il bonus vale fino al 31 dicembre 2020 per auto con prezzi fino a 40mila euro.
Per moto e motorini elettrici o ibridi l’ecobonus nel 2020 sale fino a 4.000 euro in caso di rottamazione di un vecchio due ruote. L’incentivo è previsto anche senza rottamazione, ma fino a 3.000 euro.
Decreto Rilancio, Reddito di Emergenza
Il Reddito di Emergenza è una misura straordinaria al reddito rivolto ai nuclei familiari in condizione di necessità economica che non hanno avuto accesso alle altre misure di sostegno previste dal Decreto Cura Italia.
Le domande di accesso al Reddito di Emergenza devono essere presentate entro il mese di luglio 2020.
Il beneficio è corrisposto in due quote, l’importo di ciascuna quota è compreso fra 400 e 800 euro, a seconda della numerosità del nucleo familiare e della presenza di componenti disabili gravi o non autosufficienti.
Il Reddito di Emergenza è riconosciuto ai nuclei familiari residenti in Italia se in possesso dei seguenti requisiti:
– un valore ISEE inferiore a 15.000 euro;
– un reddito familiare nel mese di aprile 2020 inferiore al beneficio di natura economica;
– un valore del patrimonio mobiliare familiare riferito al 2019 inferiore a una soglia di euro 10.000, accresciuta di 5.000 euro per ogni componente successivo al primo e fino ad un massimo di 20.000 euro.
Decreto Rilancio, Bonus Musica
Si tratta di un contributo “una tantum” di 200 euro per le famiglie con Isee inferiore a 30.000 euro e con figli che frequentano lezioni di musica.
I requisiti necessari per beneficiare del Bonus Musica sono i seguenti:
- Isee in corso di validità e che non superi 30.000 euro;
- i figli minori di 16 anni devono essere già iscritti alle lezioni di musica alla data del 23 febbraio 2020.
Decreto Rilancio, Tax Credit Vacanze
Dal primo luglio è operativo il tax Credit Vacanze 2020 di 500 euro per le famiglie composte da almeno tre persone.
Il Tax Credit Vacanze scende da 500 a 300 euro per le famiglie di due persone e a 150 euro per i nuclei familiari composti da una sola persona.
Il bonus è utilizzabile fino al 31 dicembre 2020.
Decreto Rilancio, Sconto IMU
Il DL 34 prevede uno sconto fino al 20 per cento delle aliquote e delle tariffe delle entrate tributarie e patrimoniali, come l’IMU, a condizione che chi paga utilizzi la domiciliazione bancaria.
Decreto Rilancio, Congedo Covid
Chi ha figli fino a 12 anni può utilizzare fino al 31 agosto i 30 giorni di congedo retribuito al 50%. Il decreto Rilancio, inoltre, ha previsto l’incremento dei permessi legge 104 di ulteriori 12 giorni, usufruibili a maggio e a giugno.
Decreto Rilancio, Documenti di identità
Le carte d’identità e gli altri documenti di riconoscimento già scadute o in scadenza resteranno valide fino alla fine dell’anno.
Decreto Rilancio, Carta della Cultura
Con il “decreto rilancio” è istituito un Fondo a sostegno delle imprese culturali: si tratta di un traguardo raggiunto grazie al Ministro Dario Franceschini, che ha mantenuto l’impegno sostenendo la proposta, nata dall’idea di Pierluigi Battista, e promossa da Federculture.
La Carta della Cultura è prevista per contribuire alle spese per l’acquisto di libri, prodotti e servizi culturali da parte di cittadini italiani e stranieri residenti nel territorio nazionale appartenenti a nuclei familiari economicamente svantaggiati al fine di promuovere la diffusione della lettura.
La copertura della misura viene garantita dalle risorse del Fondo Cultura, istituito, nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, con una dotazione di 50 milioni di euro per l’anno 2020, finalizzato alla promozione di investimenti e altri interventi per la tutela, la fruizione, la valorizzazione e la digitalizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale.
Decreto Rilancio, Nuova Cassa Integrazione Covid
Come anticipato in questo articolo di Letto Quotidiano, la Circolare INPS 84/2020 presenta una sorta di testo unico utile a raccogliere tutti gli indirizzi interpretativi e spiega la formula delle 9+5+4 settimane prevista dalla nuova Cassa Integrazione Covid.
Come chiarito dalla Circolare INPS 84/2020 l’istituto di previdenza rimane ferma la durata massima di 18 settimane considerando cumulativamente tutti i periodi riconosciuti.
Fanno eccezione i datori di lavoro che hanno unità produttive o lavoratori residenti o domiciliati nei comuni delle c.d. Zone rosse, per i quali la durata massima complessiva è determinata in 31 settimane.