Il 1 settembre 2004 spariva nel nulla Denise Pipitone, lo sfogo di Piera Maggio contro chi ha preso la sua bambina 16 anni fa.
Non si è mai arresa Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone scomparsa esattamente 16 anni fa da Mazara Del Vallo. Il suo sfogo oggi è il grido di tutte le mamme contro “chi tocca i bambini”
Denise Pipitone: 16 anni fa la scomparsa
Sono passati 16 lunghissimi anni dalla scomparsa della piccola Denise Pipitone.
La piccola di appena 4 anni stava giocando fuori dalla casa della sua nonna a Mazara Del Vallo.
Da allora la mamma Piera Maggio ed il papà Pietro Pulizzi chiedono giustizia e verità.
Molte le piste percorse in questi anni e poi abbandonate, la più clamorosa era quella che ha visto prima sospettata e poi assolta la sorellastra di Denise, Jessica Pulizzi.
Il messaggio di mamma Piera: “I bambini non si toccano”
Esattamente oggi sono 16 anni che la vita dei genitori di Denise è cambiata per sempre ed è proprio in questa data che la mamma ha voluto mandare un messaggio molto forte.
Su Facebook Piera Maggio scrive parole dure ma che scaturiscono dal cuore, un cuore di mamma che soffre ma che non smette di lottare:
“Sedici anni di silenzi, di non verità e di vigliaccheria…”
La mamma di Denise accusa chi è a conoscenza di quanto sia accaduto quel maledetto pomeriggio e non ha mai detto nulla che potesse aiutare le indagini.
“Tu, che hai rapito Denise, e i tuoi complici, siete delle m… I bambini non si toccano!”.
La famiglia di Denise continua a chiedere verità e solo qualche settimana fa un ennesimo dolore è stato dato loro dai Ris.
È stata infatti diffusa un’immagine ricostruita di come sarebbe oggi Denise. Secondo quanto afferma Piera anche a Giallo, quella foto è stata data ai vari media prima che alla famiglia, cosa che li ha molto addolorati.
“Si tratta di un’immagine che riteniamo non coerente con quelle precedenti. Sembra una persona diversa”
L’avvocato della famiglia, Giacomo Frizzitta ed i suoi consulenti stanno intanto passando nuovamente al vaglio tutti gli elementi dell’inchiesta. L’obiettivo è trovare quello che possa servire a riaprire l’indagine come svela il settimanale Giallo.