Per le violente aggressioni sono state emesse 52 misure di custodia cautelare ad altrettanti agenti di polizia penitenziaria.
Tra gli indagati per i pestaggi figura anche Antonio Fullone, provveditore delle carceri della Campania.
Detenuti pestati in carcere
Violenze disumane su detenuti inermi, colpiti con calci e manganellate.
È la violenta rappresaglia andata in scena lo scorso anno, nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, a seguito di una protesta da parte dei detenuti.
Nel reparto Danubio si era infatti diffusa la notizia di un positivo al Covid, così era scoppiata la protesta da parte dei detenuti, poi rientrata qualche ora dopo.
Ad avviare le indagini è stata la testimonianza di Vincenzo Cacace, ex detenuto del carcere di Santa Maria Capua Vetere, che ha finito di scontare la sua pena e che ha raccontato quegli attimi terribili.
“Io sono sulla sedia a rotelle, mi sono abbassato perché non ce la facevo più, mi colpivano in faccia, in fronte, dietro alla schiena, mi sono abbassato e martellavano. Ci hanno rovinati, ci hanno portato sopra, salendo su ci hanno fatto il triplo. Per me non erano esseri umani, quelli erano demoni”
è la cruda testimonianza di Cacace, come si legge su Fanpage.
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Il video dell’orrore
A testimoniare le violenze ed i pestaggi inflitti dagli agenti di polizia penitenziaria, un video pubblicato dal quotidiano Domani.
In uno dei filmati si vedono i detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere che vengono presi a testate con casco, schiaffi, colpi inferti con il manganello nelle gambe e sulla schiena.
🔴VIDEO ESCLUSIVO🔴@Nellotro#SantaMariaCapuaVetere #29giugnohttps://t.co/BXcphwu3f7 pic.twitter.com/IAei1qPIDO— Domani (@DomaniGiornale) June 29, 2021
Il procuratore di Santa Maria Capua Vetere ha disposto 52 misure di custodia cautelare ad altrettanti agenti di polizia penitenziaria.
Tra gli indagati per i pestaggi figura anche Antonio Fullone, provveditore delle carceri della Campania.