Secondo Alessandro Di Battista il problema principale sarebbe la perdita di identità subita dal Movimento 5 Stelle.
Giorni caldissimi in casa del Movimento 5 Stelle, infatti, è in atto una vera resa dei conti, come raccontato da Di Battista, in attesa dei prossimi Stati Generali, che eleggeranno il nuovo leader che succederà a Vito Crimi.
Diverse le regioni in cui il Movimento 5 Stelle ha deluso
Una “battaglia” che vede tra i protagonisti Alessandro Di Battista, il pentastellato, infatti, non avrebbe risparmiato parole pesanti ai propri alleati per la pensante sconfitta subita. Nello specifico sono i risultati ottenuti in Toscana, Liguria, Veneto, Marche, Puglia, Campania e Valle d’Aosta da parte del M5S a far riflettere Di Battista.
Nonostante la vittoria al referendum Di Battista resta con i piedi per terra
D’altro canto però, la missione del Movimento 5 Stelle iniziata con la proposta del referendum è andata in porto. Infatti, il sì ha stravinto nei voti. Come detto, però, c’è delusione per quanto riguarda le elezioni, con il partito di Beppe Grillo in grado di arrivare in doppia cifra col numero dei voti solamente in Campania e Puglia.
Come spiegato da Di Battista, e riportato da Fanpage, la vittoria del sì al referendum però non è da attribuirsi solo al Movimento. Infatti, il 70% dei voti, come detto dal politico, stanno ad indicare come abbia votato a favore del taglio dei parlamentari anche chi non sopporta il partito.
“L’unica cosa da fare è fare gli Stati generali il prima possibile, ben partecipati, ben organizzati con un nuova agenda per uscire dal buio”.
Infine, con queste parole Alessandro Di Battista fa capire come l’unico modo di ripartire per il Movimento 5 Stelle sia quello di partire da 0 e riorganizzarsi. Quest’ultimo, infatti, aggiunge che solo un cambio di leadership in questo momento non sarebbe di alcun aiuto alla rinascita del partito.