E’ accaduto a Milano durante un corso di nuoto: un disabile è annegato perché non toccava più. I soccorsi non hanno potuto fare nulla.
Il cadavere del disabile annegato verrà sottoposto ad autopsia. Il fatto è avvenuto in un impianto di Quarto Cagnino.
Un disabile è annegato in piscina
Aveva 32 anni il disabile annegato oggi mentre frequentava, come di consueto, un corso di nuoto in piscina. Il fatto è accaduto a Milano, nel complesso sportivo della zona di Quarto Cagnino. A partecipare al corso con lui altre dieci persone affette da disabilità psicomotoria. L’annegamento è avvenuto perché l’uomo è finito per caso in una zona dove non aveva piede. L’istruttore è intervenuto tempestivamente portando il disabile fuori dall’acqua ma non c’è stato niente da fare. E nulla hanno potuto i paramedici del 118. L’uomo è deceduto in ospedale San Carlo di Milano, nonostante ci sia stato un massaggio cardiaco durato trenta minuti.
Sulla morte indagano i carabinieri
Davide partecipava al corso con un’altra decina di disabili. E’ finito sott’acqua capitando in maniera accidentale in un punto della vasca dove non aveva piede. Ciò non sarebbe dovuto avvenire. Ecco perché la Procura di Milano ha deciso di indagare per omicidio colposo commesso da ignoti.
Bisognerà capire perché per un corso di 10 persone disabili c’era soltanto un istruttore. L’autopsia servirà a chiarire meglio la dinamica dell’incidente. Il ragazzo era orfano di entrambi i genitori. La sua parente più prossima era una zia ma era in affidamento al Comune. Davide soffriva di disabilità e di ritardo mentale, era affetto dalla rara sindrome Cornelia de Lange.