La metà delle foreste del nostro pianeta non esiste più e stiamo distruggendo l’antivirus naturale di nostra stessa volontà.
Oggi è la giornata mondiale delle foreste, sparite per la metà ma non sappiamo che stiamo distruggendo il nostro antivirus naturale. Lo stiamo facendo con le nostre mani e volontariamente, tagliando gli alberi o dando vita ad incendi incontrollati.
La correlazione tra malattie e deforestazione
Possiamo leggere il tutto in un recente rapporto del WWF che l’insorgere di nuove malattie come il covid 19, sia il frutto di nostri comportamenti sbagliati come la deforestazione, la distruzione di ecosistemi e la sottrazione e commercio illegale di animali selvatici al di fuori dei loro habitat.
Le foreste hanno l’importante compito d’assorbire l’anidride carbonica, producendo il 40% dell’ossigeno grazie ai loro processi di fotosintesi clorofilliana. Se noi deforestiamo senza alcun criterio, impediamo questo meccanismo fondamentale, creando un fortissimo squilibrio come sostenuto da un recente studio che possiamo leggere sulla rivista Nature.
Le foreste inoltre ospitano l’80% delle specie, spesso ignote alla scienza e ne fanno parte virus, batteri, funghi, parassiti e molti altri organismi. Queste specie hanno trovato un equilibrio, che non prevede la presenza dell’uomo in alcuna forma che sconvolge tutte le strategie di convivenza pacifica. Questo porta a risultati non prevedibili, arrivando anche al salto di specie come nel caso del Covid 19 o altri corona virus, detto anche spillover. David Quammen è un biologo statunitense e dice:
“Là dove si abbattono gli alberi e si uccide la fauna, i germi del posto si trovano a volare in giro come polvere che si alza dalle macerie.”
Secondo alcune stime gli alberi ancora in vita sono circa 3.000 miliardi, circa la metà di quelli preesistenti. Possiamo capire meglio che disastro sono stati gli incendi delle foreste australiane, africane o della foresta Amazzonica. Deforestando andiamo a modificare equilibri delicatissimi, nati grazie all’evoluzione. A questo punto sorge una domanda, quali saranno le conseguenze?