In serata si terrà il consiglio dei ministri per discutere della proroga dello stato di emergenza e l’obbligatorietà dei dispositivi di protezione all’aperto.
Le parole del ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla seconda ondata di contagi.
Nuovo Dpcm di ottobre
Si terrà in serata il consiglio dei ministri per la proroga dello stato di emergenza nel nostro Paese fino al 31 gennaio del prossimo anno.
Almeno per il momento, quindi, vengono confermate tutte le misure anticontagio previste finora: obbligatorietà di mascherina all’aperto e controlli serrati sugli assembramenti.
Le nuove misure previste nel nuovo decreto arrivano a seguito delle direttive fornite dal comitato tecnico scientifico, per fronteggiare la seconda ondata del coronavirus. Nessuna restrizione, per ora, per le attività commerciali.
Le parole del ministro Speranza
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha sottolineato l’evidente crescita dei contagi registrata nelle ultime settimane, che pone tutte le regioni su uno stesso livello di rischio.
“Italia sta reggendo meglio seconda ondata, ma non dobbiamo farci illusioni”
ha sottolineato il ministro, durante il conferimento alla Camera di questa mattina.
Il nostro Paese starebbe reggendo bene questa seconda ondata del virus, come sottolineato dallo stesso Speranza, ma non possiamo assolutamente considerarci fuori pericolo:
“In questa seconda fase i numeri segnalano che la crescita è diffusa e generalizzata e riguarda anche quelli risparmiati nella prima fase”.
L’evidenza è che da ormai oltre due mesi la crescita del contagio abbia investito tutte le regioni italiane, anche quelle che, nella prima ondata, erano state colpite in modo lieve. Ne è un esempio lampante la Campania, che in questa seconda fase di ritorno del virus, sta facendo registrare numeri altissimi.
Obiettivo del governo, quindi, è quello di prorogare lo stato di emergenza almeno fino al prossimo 31 gennaio, tenendo sotto controllo assembramenti e i rischi concreti che ne deriverebbero senza le dovute accortezze.
Il ministro ha anche accennato alla situazione nelle scuole, dove per ora sembra ci sia un impatto basso del virus, che, se gestito al meglio, può consentire il proseguo delle attività scolastiche, nel pieno rispetto della salute pubblica.