Giornata di fiducia per il governo Draghi. Il neo presidente ha ringraziato ancora una volta sia Mattarella che Conte.
Draghi ha sottolineato che l’unità non è un’opzione ma un dovere.
Il primo discorso
Mario Draghi è intervenuto oggi al Senato con il suo primo discorso da presidente. Un discorso che è durato 51 minuti. Il neo presidente ha mostrato un grande senso di rispetto sia per il parlamento ma anche per i parlamentari.
Questi ultimi, li ha definiti come rappresentanti del popolo eletti in parlamento. Il che rappresenta un salto di qualità importante per chi lo sostiene ma anche da parte di chi ancora non sa bene cosa Draghi possa fare.
Il neo presidente non è entrato nel dettaglio delle cose da fare, anche se, il suo discorso è stato affrontato capitolo per capitolo.
La giornata odierna finirà con un voto di fiducia, ormai scontata, che dovrebbe arrivare non prima delle 23 di questa sera.
L’unità è un dovere
L’unità, stando a quanto ha affermato Draghi, dovrà essere guidata dall’amore per l’Italia. Una unità che servirà soprattutto per sconfiggere la pandemia.
Per quanto riguarda i vaccini, stando al neo presidente, non bisogna limitarsi a somministrarli a luoghi specifici, non ancora pronti. Dovrebbero essere resi disponibili in tutte le strutture. Un esempio, lo sono stati i tamponi che prima non erano disponibili. Bisognerebbe anche prendere ad esempio gli altri paesi europei che, in alcuni casi, stanno facendo meglio dell’Italia.
Per il neo presidente bisognerà avviare una Nuova Ricostruzione, proprio come quella che si ebbe nel dopoguerra:
“A quella ricostruzione collaborarono forze politiche ideologicamente lontane se non contrapposte. Sono certo che anche a questa nuova ricostruzione nessuno farà mancare, nella distinzione di ruoli e identità, il proprio apporto. Questa è la nostra missione di italiani: consegnare un Paese migliore e più giusto ai figli e ai nipoti”.
Ha riportato Ansa.