Il Ministro dell’Istruzione vuole introdurre nelle scuole l’educazione civica come sperimentazione. Si attende l’ok del Consiglio superiore
L’insegnamento dell’educazione civica potrebbe diventare obbligatorio già dal 2019 grazie all’espediente di Marco Bussetti.
Le polemiche intorno all’educazione civica
È di qualche giorno fa la notizia dello slittamento dell’insegnamento obbligatorio dell’educazione civica nel 2020.
Dopo l’ok della Camera e l’approvazione del Senato, infatti, ci sono stati dei ritardi nella pubblicazione del disegno di legge nella Gazzetta Ufficiale: non è stata inserita, come da regolamento, entro il 16 agosto 2019, e di conseguenza non è diventata obbligatoria dall’1 settembre 2019, come previsto dal primo comma dell’articolo 2 che sancisce il cosiddetto periodo di “vacatio legis“.
Lo slittamento al 2020 ha scatenato numerose polemiche, che il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti ha deciso di placare, aggirando il problema con un decreto che la istituisce come sperimentazione.
Si attende l’ok del Consiglio superiore
Con questa soluzione, diventerebbe obbligatoria già da quest’anno scolastico 2019/2020, attraverso l’espediente della sperimentazione nazionale in tutte le scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione del sistema nazionale.
Nel frattempo il Presidente del Consiglio superiore, Francesco Scrima, ha nominato le commissioni per preparare l’istruttoria e ha convocato il Consiglio per l’11 settembre, che si riunirà per poi procedere alla successiva firma.
Una firma che per alcuni può sembrare mera formalità, mentre altri temono che il parere del Consiglio possa rivelarsi tutt’altro che positivo.
Tra le motivazioni che potrebbero portare alla bocciatura della sperimentazione della stessa, l’invarianza di bilancio della legge e la mancata identificazione dei professori che dovrebbero insegnare la materia alla scuola primaria e a quella secondaria di primo grado.
Infine, l’affermazione dell’educazione civica potrebbe incidere sul taglio di qualche altra materia, visto che si prevedono 33 ore di insegnamento senza alcuna modifica dell’orario curriculare.