Il caso di Elena Ceste presenta ancora molti punti oscuri e ora Michele Buoninconti si affida ad un investigatore privato, cercando l’altra verità a sua detta non ancora emersa.
Michele Buoninconti è pronto a cercare un’altra verità sul caso della moglie Elena Ceste, assumendo dal carcere un investigatore privato.
L’investigatore privato di Michele Buoninconti
Nella puntata di ieri di Quarto Grado si è riparlato del caso della povera mamma scomparsa e trovata morta a Castigliole D’Asti. Per questo complicato caso è stato condannato il marito Michele Buoninconti dopo tre sentenze.
L’uomo continua a professarsi innocente e dal carcere – oltre che a lavorare e studiare per laurearsi – ha deciso di svolgere delle indagini per conto suo assumendo un investigatore privato. La società incaricata, come si legge anche da La Nuova Provincia, è la Falco: la stessa ha svolto delle indagini proprio per accompagnare la sua versione e chiedere la revisione del processo. I biologi forensi però, nonostante non sia stato confermato, sembra che abbiano già messo il punto e smontato ogni aspettativa di Buoninconti.
La terribile morte di Elena Ceste
Michele Buoninconti, come evidenziato più volte, ha sempre sostenuto di essere innocente. Secondo la sua versione rilasciata in aula, la povera Elena si sarebbe allontanata da casa in preda a delle allucinazioni. Questa sua fuga l’avrebbe portata poi vicino al rio scivolando e morendo poi di freddo: lì ci sarebbe rimasta per nove mesi, senza che nessuno la trovasse se non ad ottobre.
La Nuova Provincia spiega che la società di investigazione avrebbe dovuto quindi portare elementi per accertare la versione di Buoninconti. Gli accertamenti sarebbero iniziati a novembre con sopralluoghi e prelievi dall’inizio alla fine del tubo di cemento – dove Elena sarebbe inciampata – per trovare del materiale genetico. A gennaio i risultati non avrebbero portato a nulla, così da chiudere il caso definitivamente.