Emergenza Coronavirus: strutture scolastiche e Università chiusi fino al 3 aprile
A scopo precauzionale le scuole e le Università rimarranno chiuse fino al 3 aprile.
Si tratta di una delle misure di contenimento del virus cinese annunciate ieri sera dal Premier Giuseppe Conte, che estendono a tutta l’Italia le misure già in vigore nel Settentrione italiano, in particolare in Lombardia e in altre 14 province.
La sospensione delle attività didattiche ha la finalità di contenere la diffusione dell’epidemia del coronavirus su tutto il territorio nazionale.
A partire da oggi a tutta Italia è stata proibita
“qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa”
Si esclude l’organizzazione di forme di aggregazione sociale alternativa alla scuola e all’università.
Gli studenti italiani potranno continuare a seguire le lezioni grazie all’attivazione di videolezioni e di corsi didattici a distanza.
“È una misura dolorosa ma necessaria, che condivido. Mi impegno a stare ancora più vicino a studenti e personale scolastico”,
scrive su Facebook Lucia Azzolina, Ministro dell’Istruzione.
“Andremo avanti affrontando insieme questa emergenza. Le attività si sospendono ma #lascuolanonsiferma”.
Il protrarsi dell’emergenza coronavirus comporta la necessità di attivare la didattica a distanza per tutelare il diritto costituzionalmente garantito all’istruzione.
Emergenza Coronavirus: avanti con la didattica a distanza
Come si legge sul sito del ministero dell’Istruzione gli studenti italiani potranno continuare a seguire le lezioni e a studiare grazie alla didattica a distanza: community, chat, classi virtuali, strumenti didattici.
L’offerta di una piattaforma interamente dedicata alla didattica online si pone come finalità quella di incentivare ogni iniziativa che favorisca il più possibile la continuità nell’azione didattica.
Emergenza Coronavirus: il problema della valutazione dell’apprendimento
Il Miur consiglia a tutti i Docenti di abbandonare il metodo della mera trasmissione di materiale in quanto non assimilabile alla didattica a distanza.
Inoltre, il Miur ha consigliano di evitare la trasmissione di esercitazioni se non accompagnate da una qualche forma di azione didattica.
Il problema sollevato dai Docenti riguarda la valutazione degli apprendimenti e di verifica delle nozioni e concetti acquisiti.