Per un periodo ha fatto lezione a distanza utilizzando il cortile del liceo. Ora ha ribadito la sua protesta al preside, ‘dormendo a scuola’.
Dorme in un sacco a pelo prestato dai nipoti.
Prof non-dad si accampa per protesta
Gloria Ghetti è tra le prime docenti in Italia che a novembre volle fare lezione a distanza seduta nel cortile del suo liceo, con i suoi studenti del classico Torricelli-Ballardini di Faenza.
Ma questa volta si è armata di un sacco a pelo e un materassino da campeggio, avuti dai suoi nipoti per esprimere la sua protesta.
L’insegnante ha deciso di mandare un messaggio piuttosto chiaro decidendo di restare a dormire per una notte nell’istituto.
Il messaggio dell’insegnante di Storia e Filosofia:
“La scuola va riaperta in sicurezza, si può e si deve fare, il prezzo che stanno pagando i nostri ragazzi è inaccettabile”.
Come si legge su la Repubblica di Bologna, questa mattina, al termine delle lezioni tenute a distanza dal liceo, l’insegnante di 49 anni, si è recata i presidenza e ha detto al preside:
“Stanotte dormo qui”.
L’insegnante al dirigente ha comunicato la sua decisione e di come siano molti i colleghi e non, a temere la vicinanza dei contati nella scuola per il timore del contagio.
La scuola deve riaprire in sicurezza
La professoressa è convinta che la scuola debba riaprire e restare aperta nella piena sicurezza di tutti, alunni e docenti.
Le scuole superiori avrebbero dovuto aprire i cancelli in presenza oggi al 50%, poi in base all’indice di contagio questa data è stata posticipata.
Ma per il momento la data certa “non è sicura”.
Intanto stamattina davanti a vari licei, come il Minghetti, Galvani, Righi e il Copernico, ci sono stati dei presidi di genitori e studenti che vogliono il ritorno nelle aule.
Secondo Gloria Ghetti attivista del comitato “Priorità alla scuola”, è necessario che la scuola superiore riparta in presenza, l’aver cambiato idea è ‘l’ennesima mancata promessa’.