Paura tra i dipendenti della Brt Bologna dopo che si è registrato un focolaio di Covid19, i sindacati chiedono di bloccare immediatamente tutto.
Il caso del focolaio di Covid scoppiato nella Brt ( ex Bartolini) di Bologna preoccupa i dipendenti della ditta ed alimenta la polemica sulle misure di sicurezza non rispettate.
Il Focolaio alla Brt, ” Dipendenti terrorizzati”
Tra i lavoratori della Brt Bologna serpeggia una paura che gli esponenti di sindacati non esitano a definire “terrore”.
Da giorni cresce infatti il focolaio di Covid-19 scoppiato nel magazzino della ex Bartolini ed attualmente si parla di circa 64 persone risultate positive al tampone.
Per il segretario della Uil Trasporti, Maurizio Lago, la situazione è critica e la paura è tanta. La decisione dovrebbe perciò inevitabilmente essere quella di chiudere tutto senza ulteriori indugi.
“Andrebbe bloccato tutto..qui si parla della salute dei lavoratori”
La Ausl punta il dito sulle norme non rispettate
Secondo quanto dichiarato dai vertici della Usl di Bologna la segnalazione di un caso sarebbe arrivata da un medico e i controlli sarebbero partiti subito.
Purtroppo però molte persone pare non si siano rivolte subito al loro medico appena verificatisi i sintomi della malattia, così da scongiurare i contagi.
“I contagi riguardano solo i magazzinieri ed i loro familiari o amici, e non gli autisti”
Ha specificato Paolo Pandolfi aggiungendo però che la situazione è tutt’ora in evoluzione come riportato anche da Tgcom24.
Altre ditte di corrieri coinvolte
A far tremare il settore dei corrieri non sarebbe solamente la situazione del focolaio alla Bartolini di Roveri: altre ditte sarebbero risultate colpite dalla diffusione del virus.
Come riportato da Fanpage infatti altri focolai si sarebbero registrati anche nella Tnt e nella Dhl e alla Pelletwsway.
Secondo Simone Carpeggiani che coordina il SiCobas provinciale le ditte coinvolte anche se con numeri contenuti per il momento vedono la presenza di molti dipendenti:
“E’ una cosa grossa: parliamo di più di mille lavoratori. Molti stanno sottovalutando il problema”