È tornato in carcere Cristoforo Aghilar, fuggito dal penitenziario di Foggia lo scorso 9 marzo, durante le proteste.
Cristoforo Aghilar era finito in carcere per l’omicidio della suocera, Filomena Bruno. Durante le proteste scoppiate lo scorso mese di marzo, era riuscito a fuggire. Dopo 5 mesi di latitanza è stato catturato.
La fuga di Aghilar
Cristoforo Aghilar si era trasferito in Germania qualche anno fa insieme alla compagna, figlia di Filomena Bruno. Quando la fidanzata però si era accorta dell’indole violenta del compagno, era rientrata in Italia e i familiari l’avevano aiutata a nascondersi.
Qualche sera prima del delitto, Cristoforo Aghilar aveva minacciato la suocera con una pistola, per cercare di estorcerle una confessione sul nascondiglio della ragazza.
La donna non aveva detto nulla in merito agli spostamenti della figlia, ma aveva denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine, che le consigliarono di nascondersi dalla madre.
Filomena avrebbe dovuto avvisare i Carabinieri di ogni suo spostamento, ma il giorno dell’omicidio rientrò a casa per riprendere alcune cose personali.
Fu proprio in quel frangente che Aghilar la uccise, attendendola nel suo appartamento.
Durante le rivolte avvenute nel carcere di Foggia, Cristoforo Aghilar è riuscito a fuggire insieme ad altri detenuti. Era l’ultimo dei 72 fuggitivi ancora latitante.
La cattura
Come riferisce anche Tgcom24, i Carabinieri di Foggia hanno catturato Aghilar.
L’uomo era fuggito dal carcere lo scorso 9 marzo, durante le proteste scoppiate nei penitenziari per l’emergenza coronavirus.
Il detenuto sarebbe stato rintracciato nella provincia della Bat, in un casolare a Minervino Murge, dove pare si nascondesse da diverso tempo. La cattura è avvenuta la scorsa notte.